LXXXVI

Le pene immutabili

Abu Hurayrah narrò che l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - aveva detto:
Chi fornica, finché va fornicando non è un credente; chi beve del vino, finché beve non è un credente. Così chi ruba, finché va rubarndo non è un credente; chi rapina con tutto che la gente smarrita lo guarda, finché va rapinando, non è un credente.



Anas figlio di Malik - sia soddisfatto Iddio di lui - narrò che il Profeta - Iddio lo benedica a gli dia eterna salute - aveva battuto, in un caso di questo genere, con un ramo e coi sandali, e che Abu Bakr aveva picchiato col nerbo di bue quaranta volte.



Umayr figlio di Sa'id disse:
Ho sentito Alì figlio di Abu Talib - sia soddisfatto Iddio di lui-dire:
Non ho mai sofferto ad applicare una pena che comportasse la morte se non nel caso del bevitore di vino:
per lui, se fosse morto, avrei pagato il prezzo del sangue. E questo perché l'Inviato dì Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - non ci ha lasciato niente a questo proposito nella sunnah.



Al-Si'ib figlio di Yazid disse: Ai tempi dell'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia duna salute -, nonché durante il califfato di Abu Bakr e all'inizio di quello di Umar, quando ci portavano uno che aveva bevuto, eravamo abituati a pestarlo con le mani, coi sandali, coi mantelli...
In seguito, verso la fine del califfato di Umar, questi fece picchiare il colpevole quaranta volte col nerbo di bue; arrivò anche a far infliggere ottanta colpi, in caso di pervicacia o d'insofferenza.



Umar figlio di al-Khattab raccontava che ai tempi del Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - c'era un uomo di nome Abd Allah; costui era soprannominato " l'asino" ed era capace di far ridere l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -.
Il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - l'aveva già picchiato col nerbo di bue per la sua abitudine di bere;. un giorno glielo riportarono ed egli diede nuovamente ordine di picchiarlo col nerbo di bue.
O Dio - disse un uomo tra la folla - o Dio, maledicilo! Quante volte lo hanno riportato così!
Non maleditelo - disse il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - Non maleditelo, per Dio! Io so che costui ama Dio e il suo Inviato...



Narrò Abu Hurayrah:
Una volta portarono dal Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - un ubriaco, ed egli diede ordine di batterlo. Alcuni di noi cominciarono a batterlo con le mani, altri lo battevano coi sandali e altri ancora Io battevano con le vesti.
Lo svergogni Iddio! disse uno degli uomini della folla, mentre questi si ritirava.
Non siate un aiuto, disse l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - un aiuto a Satana contro un vostro fratello...



Disse A'iscahh che una volta Usamah aveva parlato col Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - in favore d'una donna. Questi aveva risposto:
Coloro che vennero prima di voi furono distratti proprio perché avevano l'abitudine di eseguire le pene sui poveri e di non toccare i nobili...
Per Colui che ha la mia anima nelle Sue mani, se anche fosse stata Fatimah ad aver fatto una cosa cosi, le avrei tagliato la mano!



Sapemmo da A'iscah che il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - aveva detto:
Si tagIia la mano di un quarto di dinar in su.



Urwah aveva saputo da A'iscah che il Profeta - Iddio lo benee gli dia eterna salute - aveva tagliato la mano ad una donna. A'iscah aveva aggiunto:
Un giorno, dopo di ciò questa donna venne a chiedermi di far presente il suo stato di necessità al Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -; ella infatti s'era pentita, e posso assicurarvi che il suo pentimento fu sincero.



Abu Hurayrah e Zayd figlio di Khalid raccontarono:
Una volta, mentre ci trovavamo dal Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - si alzò improvvisamente un uomo e disse:
Ti scongiuro, in nome di Dio, di decidere fra noi secondo il libro di Dio!
Subito si alzò il suo avversario, ch'era molto più informato di lui in materia di fiqh, e disse:
Decidi fra di noi col libro di Dio e ascolta me.
Di pure!
Vedi, mio figlio,disse, era un salariato di quest'uomo, e ha fornicato con la donna di lui. Io ho pagato il riscatto per lui con cento montoni e un servo. Poi, però, ho interrogato alcuni uomini di scienza, i quali mi hanno spiegato che su mio figlio dovevano gravare cento colpi di nerbo di bue e un esilio di un anno, mentre sulla sua donna gravava la lapidazione.
Per Colui che tiene la mia anima nella Sua mano, disse: il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - giudicherò tra voi secondo il libro di Dio - sia gloriosa la Sua menzione!
I cento montoni e il servo devono essere restituiti, e su tuo figlio cadranno cento colpi di nerbo di bue e l'esilio di un anno.
Tu ascolta, Unays: va dalla donna di costui e, se confessa, falla lapidare.
Fu così che Unays, essendosi recato da lei ed avendone ricevuta la confessione, la fece lapidare.



Il figlio di Abbas - sia soddisfatto Iddio di ambedue - riferì che Umra aveva detto:
Ho paura che, col passar del tempo, qualcuno possa dire:
La lapidazione non la troviamo nel libro di Dio... , e si finisca con l'abbandonare un precetto che ha fatto scendere Iddio.
Forse che la lapidazione non è una pena dovuta a chi fornica da sposato, nel caso che vi sia la prova o sussista una gravidanza oppure una confessione?



Abu Hurayrah e Zayd figlio di Khalid - sia soddisfatto Iddio di ambedue - raccontarono che l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - venne interrogato per quanto concerne la schiava, quando ha fornicato senza essere sposata. Egli rispose:
Quando ha fornicato, picchiatela con un nerbo di bue. Poi, se fornica ancora, picchiatela ancora col nerbo di bue. Ancora una volta, se fornica nuovamente, picchiatela col nerbo di bue. Infine vendetela, foss'anche per un cordino di crine di capra.



Abd Allah figlio di Umar - sia soddisfatto Iddio di ambedue - raccontò:
Un giorno i Giudei vennero dall'Inviato di Dio - Iddio Io benedica e gli dia eterna salute - e gli esposero il caso di un uomo dei loro e di una donna che avevano fornicato.
Che cosa trovate, domandò loro l'Inviato di Dio - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - nella Torà per quanto riguarda la lapidazione?
Li disonoreremo pubblicamente, dissero, e saranno frustati col nerbo di bue.
Stata mentendo, intervenne Abd Allah figlio di Salam perché in essa è prescritta invece la lapidtzione!
Portarono la Torà, e la srotolarono davanti a tutti; ma uno di loro mise la mano sul versetto della lapidazione e recitò quello prima e quello dopo.
Tira via la mano gli gridò Abd Allah figlio di Salam.
Costui allora alzò la mano, e si poté vedere il versetto della lapidazione.
È esatto, dissero , o Maometto! Effettivamente c'è il versetto della lapidazione.
Allora l'Inviato di Dio - Iddio Io benedica e gli dia eterna salute - diede l'ordine, e tutt'e due furono lapidati. E io ricordo ancora d'aver visto l'uomo cercar di proteggere la donna dalie pietre che li colpivano.



Abu Hurayrah raccontò d'aver sentito direttamente il Profeta - Iddio lo benedica e gli dia eterna salute - dire:
Tenetevi lontani dalle sette azioni che portano alla perdizione. Inviato di Dio -- domandarono - quali sono? Associare qualcuno a Dio - rispose -, la magia, uccidere coloro che Dio ha proibito di uccidere, salvo che non sia nella legge, esigere l'usura, mangiarsi le proprietà dell'orfano, scappare il giorno dell'attacco, diffamare le donne oneste e credenti che non se l'aspettano.



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