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Quaranta Hadith Qudsi

A cura di Dr. Mujahed Badaoui

Hadith 36

Da Anas, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:

 «I credenti si riuniranno il Giorno della Resurrezione e diranno: “Se chiedessimo di intercedere presso il nostro Signore?” Così si recheranno da Adamo, e diranno: “Tu sei il padre degli uomini, Allâh ti ha creato con la Sua mano ed ha fatto prosternare a te i Suoi angeli, e ti ha insegnato i nomi di ogni cosa, quindi intercedi per noi presso il tuo Signore affinché ci liberi da questa nostra situazione”; ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”, e menzionerà il suo peccato, e si vergognerà - “Recatevi da Noè; infatti è il primo in­viato che Allâh ha mandato agli abitanti della Terra”; e si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”- e menzionerà di aver chiesto al suo Signore qualcosa di cui non aveva discernimento[1], e si vergognerà e dirà: “Recatevi dall’Amico del Misericordioso”[2]. E si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”, recatevi da Mosè, un servo a cui Allâh ha parlato ed a cui ha dato la Torah”. E si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”, e menzionerà di aver ucciso una persona[3] non in cambio di una (altra) persona e si vergognerà con il proprio Signore, e dirà: “Recatevi da Gesù, servo di Allâh e Suo inviato, e Verbo di Allâh e Suo Spirito”. E si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi, recatevi da Muhammad, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, un servo a cui Allâh ha perdonato i suoi peccati passati e futuri”; e arriveranno da me ed io andrò a chiedere il permesso al mio Signore, e mi sarà concesso. E quando vedrò il mio Signore, cadrò prosternato, ed Allâh mi lascerà così finché vorrà, poi sarà detto: “Alza la tua testa e domanda, ti sarà dato, e dì, sarà(i) udito, ed intercedi, sarà intercesso”. Ed alzerò la mia testa, e Gli renderò grazie con una lode che Egli mi insegnerà, poi intercederò ed Egli mi fisserà un limite (di uomini), e li farò entrare nel Paradiso. Poi ritornerò da Lui, e quando vedrò il mio Signore cadrò prosternato allo stesso modo, poi intercederò ed Egli mi fisserà un limite, e li farò entrare nel Paradiso. Poi tornerò la terza volta, poi tornerò la quarta volta, e dirò: “Non è rimasto nell’Inferno se non chi il Corano vi ha confinato, ed a cui toccherà rimanervi per l’eternità”».

 Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim, Tirmidhî e Ibn Mâjah). In un’altra versione del Bukhârî compare questa aggiunta:

 «Il Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto: “Uscirà dall’Inferno chi ha detto: “Lâ ilâha illâ ‘Llâh”[4], e nel cui cuore vi era del bene del peso di un chicco d’orzo; poi uscirà dall’Inferno chi ha detto: “Lâ ilâha illâ ‘Llâh”, e nel cui cuore vi era del bene del peso di un chicco di frumento; poi uscirà dall’Inferno chi ha detto: “Lâ ilâha illâ ‘Llâh”, e nel cui cuore vi era del bene del peso di una pagliuzza”».


[1] E’ un riferimento a Cor., XI:45-6, dove Noè chiede all’Altissimo di salvare suo figlio dal Diluvio; gli viene detto che quegli non è persona retta e che Noè non dovrebbe aspettarsi che venga salvato solo perché è suo figlio.

[2] Ovvero Abramo (Ibrâhîm).

[3] Cor., XXVIII:15-16.

[4] “Non vi è divinità se non Allâh”.

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