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I Pilastri dell'Islam

A cura di AbdulJalil Randellini

La preghiera

Le condizioni

La preghiera è obbligatoria per ogni musulmano che sia in grado d’intendere e di volere.

E’ prescritto agli uomini e ai fanciulli l’essere obbligatoriamente coperti almeno dall’ombelico alle ginocchia. Gli abiti devono essere puliti, la testa può essere coperta o scoperta, e le scarpe devono essere sempre tolte. Le donne devono essere completamente abbigliate, lasciando scoperti solo il viso e le mani, e devono pregare dietro gli uomini. Sono esentate dalla preghiera durante le mestruazioni e nei quaranta giorni successivi al parto.

La preghiera può essere fatta ovunque, in un luogo pulito e puro. E’ vietato però pregare nei bagni, sulle tombe, nelle case in rovina, nei mercati, sui marciapiedi fra i passanti, davanti ad una tavola imbandita e nel buio assoluto. Si possono predisporre dei tappeti, almeno per il punto dove la fronte toccherà il suolo durante la prostrazione. Un asciugamano, un fazzoletto, un drappo od un piccolo tappeto possono servire a tale scopo. Nelle moschee sono disposti dei tappeti, ma si tratta semplicemente di una comodità, non di una necessità.

L’orante deve essere in condizione di purità tramite l’abluzione, nell’orario di validità della preghiera, e rivolto verso la Mecca. La direzione (qibla) può essere rilevata tramite un’apposita bussola; nelle moschee è indicata con una nicchia. Per l’Italia, la direzione è approssimativamente Sud-Sud-Est.

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