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I Pilastri dell'Islam

A cura di AbdulJalil Randellini

Il Digiuno

Le regole del Digiuno

Il digiuno si effettua nel periodo che va dall’alba al tramonto. L’inizio coincide con l’orario d’inizio della preghiera dell’alba e la fine con l’orario di quella del tramonto. Nei paesi islamici, l’inizio e la fine sono scanditi dalla chiamata alla preghiera dell’alba e da quella del tramonto.

Durante questo periodo, non si può né mangiare, né bere, né fumare, né avere rapporti sessuali. E’ pure vietato prendere dei medicinali per naso o per bocca, parlare in modo osceno e mantenere un comportamento non islamico. Dal tramonto fino a poco prima dell’alba, i digiunanti possono riprendere ad alimentarsi e ad avere rapporti sessuali.

Mangiare e bere inavvertitamente, inghiottire la propria saliva, utilizzare profumi, pomate o creme e medicamenti ad uso esterno, lavarsi, pulirsi i denti e la bocca senza inghiottire, non costituiscono un’interruzione del digiuno.

Mangiare, bere, fumare, od interrompere il digiuno volontariamente in Ramadan, senza una scusa valida, quale una malattia, un viaggio, o l’inizio delle mestruazioni, costituiscono una violazione del digiuno, e comportano una pena per l’inosservante. Essa consiste nell’offrire a sessanta persone l’equivalente di un pasto, oppure nel digiunare sessanta giorni, per compensare il giorno d’interruzione del digiuno.

Se per una scusa valida, non si digiunasse in un giorno di Ramadan, si è obbligati a compensarlo con un giorno di digiuno per ogni giorno di interruzione, da effettuarsi prima dell’inizio del Ramadan successivo.

All’orario della preghiera del tramonto si fa la rottura del digiuno, “Iftàr”. Il Profeta era solito mangiare uno o tre datteri e bere un sorso d’acqua o di latte. Prima di portare il cibo alla bocca, si recita, sempre secondo la tradizione del Profeta: “Allahumma, laka sumtu, wa bika amantu, wa ‘ala rizqika aftartu. Bismillah ar-Rahman ar-Rahim”,(O Dio, per Te ho digiunato, ho creduto in Te, e con il cibo che mi dai, rompo il digiuno. In nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso).

La rottura del digiuno precede la preghiera del tramonto, cui segue una cena. E’ anche abitudine mangiare durante la notte, fino ad alcuni minuti prima della preghiera dell’alba. Questa colazione è chiamata “Suhur”.

All’alba, bisogna esprimere intimamente l’intenzione di digiunare, dicendo, per esempio: “O Dio, ho intenzione di digiunare oggi, nello spirito dell’obbedienza al Tuo comandamento e con l’unico scopo di compiacerti”.

Si può passare il tempo fra la fine della colazione e l’alba leggendo il Corano o altre letture islamiche, e, appena giunge l’orario, eseguire la preghiera dell’alba.

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