home  Chi siamo  contatti

I Pilastri dell'Islam

A cura di AbdulJalil Randellini

Il Pellegrinaggio

Lo stato di sacralizzazione, Ihram

Prima di arrivare alla Mecca, il pellegrino entra nello stato di sacralizzazione in una delle cinque stazioni prescritte, attraverso le quali deve obbligatoriamente passare sulla strada che conduce alla Mecca. Manifesta intimamente l’intenzione, fa un bagno completo, ghusl, o solo l’abluzione, si profuma, e dopo aver indossato l’ihram esegue una preghiera di due rak’at.

Arrivando con l’aereo, entra nello stato di sacralizzazione sull’aereo. Se risiede fra la Mecca ed una stazione, entra nello stato di sacralizzazione nel luogo di residenza.

L’ihram indossato dall’uomo, è composto di due teli bianchi senza cuciture, izar e rida, uno per coprire la parte inferiore del corpo fino alle caviglie, e l’altro per coprire la parte superiore. Per le donne, non c’è un ihram specifico. Non devono profumarsi, devono indossare degli abiti lunghi e puliti, e coprire tutto il corpo fino alle caviglie. E’ obbligatorio che si coprano il capo.

Lo stato di sacralizzazione, simbolizza la rinuncia al materialismo, nello spogliarsi e nello sbarazzarsi di ogni ornamento, i pellegrini sono tutti uguali davanti a Dio, senza differenze che li possano distinguere.

Per la durata dello stato di sacralizzazione, ai pellegrini è vietato:

- portare abiti con cuciture;

- portare gioielli;

- coprirsi il capo;

- profumarsi. E’ permesso lavarsi il corpo, a condizione di utilizzare un sapone non profumato;

- tagliarsi le unghie;

- togliersi più di tre capelli o di tre peli, con qualsiasi mezzo, quale la depilazione, la rasatura od anche il semplice colpo di accorciamento;

- Avere rapporti sessuali; anche gli amoreggiamenti, i baci, i fidanzamenti sono rigorosamente vietati. La soddisfazione del desiderio comporta come conseguenza l’annullamento del Pellegrinaggio;

- Cacciare e uccidere animali terrestri, all’esclusione degli animali e degli insetti nocivi, quali mosche, moscerini, ecc., oppure che possano mettere in pericolo la vita stessa, quali serpenti e scorpioni.

- tagliare degli alberi, piante verdi, o saccheggiare vegetali nell’insieme del territorio sacro. E’ autorizzata solo la raccolta di sterpaglie secche.

- commettere atti di violenza, discutere o litigare con chicchessia.

Dopo aver indossato l’ihram, i pellegrini recitano e ripetono la talbiyyah, la risposta alla chiamata di Dio, gli uomini ad alta voce e le donne sottovoce:

“Labbayk, Allahumma. Labbayk. Labbayk. La shareeka laka. Labbayk. Innal-hamda wan-n’imata laka wal-mulk. La shareeka lak’.” (“Eccomi al Tuo servizio, O Signore, eccomi. Eccomi. Tu non hai soci. Eccomi. In verità, Tua è la lode ed il favore, ed il dominio. Tu non hai soci.”)

<==      ==>

I Pilastri dell'Islam | Centro Islamico Italiano | Libri Islamici

huda.it All rights reserved.© 2006