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La Storia dell'Islam

A cura di Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo

Le crociate

L’attacco delle crociate colpì l’Islam in un momento critico della sua storia. L’Islam fu attaccato anche in passato dalla cristianità: l’Impero di Bisanzio, i Regni cristiani di Armenia e di Giorgia, ma quest’ultimo attacco da parte dell’occidente colse una società musulmana politicamente divisa. I cristiani massacrarono i musulmani, i quali persero contro gli occidentali. Saladino (Salah Al-Dìn), curdo di stirpe, turco-arabo di educazione, e musulmano di gran fede, pose il centro della sua potenza in Egitto. Le crociate furono ordinate da Papa Urbano II nel Novembre 1095. I crociati gettavano i musulmani nei calderoni di acqua bollente, arrostivano i bambini sugli spiedi e rastrellavano la campagna a caccia di “pagani saraceni”. I crociati non risparmiarono anche: gli ebrei, e i “loro fratelli” cristiani copti, greci, siriani, armeni e georgiani. Il Saladino liberò nel 1187 (il 2 Ottobre), la Palestina dai crociati, che occuparono Gerusalemme da Goffredo Di Buglione. Nel 1099 si concluse la prima crociata. Saladino aveva persino ordinato, dopo la liberazione dalla Palestina, di non fare del male ai cristiani e di proteggere le chiese: “I cristiani così sapranno e ricorderanno la nostra gentilezza con loro”. Ma i cristiani lo dipinsero come un infedele violento, che mangiava i bambini e distruggeva le chiese. La fantasia può diventare cecità come in questi casi.

Da allora, e anche oggi il musulmano agli occhi degli occidentali spesso (non sempre per fortuna) è fanatico, ignorante ecc, dimenticando così, quanto l’Islam ha portato di bene all’occidente. Gli antropologi coloniali dissero che l’Islam è una versione “imperfetta e primitiva” delle società occidentali. Fin dal 15esimo secolo gli orientalisti, spesso i sacerdoti, dicevano che il Corano era un libro ripetitivo e violento. L’Islam fu per l’Europa un problema teologico: “Che senso ha una religione fondata da un Profeta arabo dopo 600 anni dalla crocifissione e la resurrezione del figlio di Dio?”, si saranno detti. Fu un problema anche politico ed intellettuale. I musulmani non si chiamano “Maomettani”, dispregiativo dai tempi delle crociate, “mossulmani”, “moslems” è una forma paternalistica usata con sufficienza dai colonialisti incapaci di pronunciare il suono “mu” un po’ come il nome del Profeta Muhammad, che è diventato qui in Europa “Mahommet” o “Maometto”.

 All’epoca del medioevo fino al 17esimo secolo diffamarono il Profeta Muhammad dicendo che è morto il 666, FALSO! Era il 632, e che il numero era il simbolo della “bestia”, quindi secondo Paulo Alvaro (m. 859) che ricorse al libro di Daniele, il Profeta Muhammad era “l’anticristo”, e attribuirono al Profeta anche uno dei nomi del Demonio, “Mahund”. Tutto questo entrò nella letteratura italiana, tedesca, francese e inglese, è seguendo quelle fantasie che decisero di fare le crociate.

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