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La Storia dei Profeti

Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo

Muhammad (pace e benedizione su di lui)

Le mogli del Profeta (*)

Le mogli che il Profeta Muhammad sposò furono 11, altre fonti dicono che erano 13:

1-  Khadija

2-  Saudah

3-  Aisha

4-  Hafsah

5-  Zainab bint Khuzaimah

6-  Umm Salamah

7-  Zainab bint Jahsh

8-  Juwairiah

9-  Umm Habibah

10- Safiyya

11- Maimunah

 La maggior parte di queste donne erano vedove o divorziate.

 Saudah è la seconda moglie del Profeta (*) –secondo diverse fonti- non Aisha. Saudah bint Zam’ah bint Qais (che Dio sia compiaciuto di lei) sposò Muhammad (*) dopo la scomparsa del primo marito Shukran ibn ‘Amr, entrato assieme a lei nell’Islam. Il Profeta (*) la sposò nello stesso anno della morte di Khadija. In quell’anno il Profeta (*) sposò anche Aisha, e decise – qualche anno dopo- di divorziare da Saudah, non sappiamo per quale motivo, e la donna disse:

“O Profeta di Dio, sono pronta a rinunciare al mio turno in favore di Aisha, ma non voglio che tu divorzi da me. Vorrei essere una delle tue mogli in Paradiso”. Il Profeta Muhammad (*) accettò la sua richiesta.

 Aisha (che Dio sia compiaciuto di lei) era la figlia di Abu Bakr (primo Califfo e amico del cuore del Profeta) e fu data in moglie a Muhammad all’età di 6 anni, e mandata dai genitori a vivere con il Profeta (*) dopo la sua emigrazione a Medina all’età di 9 anni. Il Profeta (*) disse:

“Abu Bakr è il mio amico del cuore e fratello nell’Islam e non m’impedirà di sposare sua figlia”.

Si riferiva alla differenza di età, Abu Bakr all’inizio non era d’accordo, poi sentendo queste parole si convinse.

Il Profeta (*) decise di sposare Aisha solo perché sognò per ben due volte un angelo che gli disse che Aisha è sua moglie, e il Profeta rispose:

“Se ciò viene da Dio, Egli lo farà avverare”, e si avverò.

 Quando il Profeta Muhammad (*) lasciò questo mondo Aisha aveva 18 anni, la donna morì a 66 anni durante il mese di Ramadan, nell’anno 57 dopo l’Egira. Aisha fu l’unica moglie del Profeta (*) a non essersi mai sposata prima (visto la giovane età) le altre mogli erano tutte vedove o divorziate.

 Hafsah (che Dio sia soddisfatto di lei) era la figlia di Omar (secondo Califfo), era una donna molto religiosa, pregava sempre (anche la notte) e digiunava di giorno.

Vedova di Khunais ibn Hudhaifah, secondo alcune fonti morto al tempo della battaglia di Uhud, accettò di sposare il Profeta (*) ed Omar ne fu felice. Come tutte le coppie capita che a volte non si va d’accordo per qualcosa, ed allora il Profeta Muhammad (*) decise di divorziare da lei, l’Arcangelo Gabriele andò da lui e gli disse:

“Dio vuole che tu riprenda Hafsah con te: lei digiuna spesso e trascorre le sue notti in preghiera e Dio vuole questo per amore di Omar”. Allora il Profeta (*) cambiò idea e riprese la donna con se.

Hafsah morì a 63 anni nell’anno 45 dopo l’Egira.

 Zainab bint Khuzaimah (che Dio dia soddisfatto di lei) ebbe due mariti prima di sposare il Profeta (*), alcune fonti dicono un marito. Non si sa con esattezza l’identità dei mariti precedenti, e nemmeno il luogo della morte (la battaglia di Uhud o di Badr), ma ciò che è sicuro e che fu una donna molto generosa per le sue offerte di denaro ai più bisognosi. Visse con il Profeta (*) solo otto mesi, poiché morì presto, ed infatti assieme a Khadija fu l’unica moglie a morire durante la vita del Profeta (*).

 Umm Salamah (che Dio sia compiaciuto di lei) era sposata con suo cugino Abdullah ibn Abdul-Asad, noto come Abu Salamah (che Dio sia compiaciuto di lui), e fu l’undicesimo uomo ad abbracciare l’Islam. L’uomo morì dopo aver subito ferite gravi procurate durante le battaglie di Badr e Uhud. Lasciò così la moglie e tre figli. Umm Salamah così rimase vedova per un certo periodo, fino a quando decise – dopo aver rifiutato Abu Bakr- di accettare la proposta dal Profeta (*) di sposarlo. La donna morì a 84 anni nel 59 o 62 dopo l’Egira.

 Zainab bint Jahsh (che Dio sia compiaciuto di lei) era la cugina del Profeta (*) e fu data in nozze al suo figlio adottivo Zaid ibn Harithah, ma i due divorziarono, così il Profeta (*) dopo aver avuto come rivelazione la Sura Ahzab “I Confederati” la sposò.

“La mia moglie dalle lunghe mani –disse il Profeta (*)- sarà la prima ad incontrarmi dopo la morte”.

Così le mogli misurarono le loro mani con un asticella e Saudah aveva le mani più lunghe, pensarono a lei, ma quando Zainab morì per prima capirono che si trattava di una metafora e il Profeta (*) si riferiva a Zainab, che morì nell’anno 20 dopo l’Egira a 50 anni. Omar guidò la preghiera funebre. La donna era molto caritatevole.

 Juwairiah (che Dio sia compiaciuto di lei) era la figlia del capo dei Banu Mustaliq, un certo Harith ed era sposata a Musafeh ibn Safwan. Dopo la battaglia dei Muraisy

 caddero nelle mani dei musulmani come prigionieri. La donna 3 giorni prima sognò la luna provenire da Medina che le cadeva in grembo. Fu data come schiava a Thabit ibn Qais (che Dio sia compiaciuto di lui) che le chiese per la sua liberazione 360 dirham, per lei troppi. Juwairiah allora si recò dal Profeta (*) per essere aiutata, che le pagò il riscatto per liberarla , la sposò e liberò così tutti i prigionieri (cento famiglie circa). Era questo il significato del sogno premonitore. Morì a 65 anni nel 50esimo dopo l’Egira.

 Umm Habibah (che Dio sia compiaciuto di lei) era sposata con Ubaidullah ibn Jahsh. Entrambi abbracciarono l’Islam, poi accadde che Umm Habibah fece un sogno premonitore, sognò il marito con un aspetto turpe e sgradevole. Il giorno dopo venne a sapere che il marito si era convertito al cristianesimo e decise così di divorziare da lui. Tramite il Negus, il Profeta Muhammad (*) fece la sua proposta di matrimonio, la donna accettò e si sposarono nel settimo anno dopo l’Egira. Il Negus rappresentava il Profeta (*) in occasione della firma del contratto matrimoniale. La donna morì nel 44 dopo l’Egira.

 Safiyya (che Dio sia compiaciuto di lei) discendeva da Aronne (pace su di lui) ed era vedova per ben due volte prima di sposarsi con il Profeta Muhammad (*). Prima accadde che durante una battaglia fu catturata dai musulmani e data come domestica a Danya Kalby (che Dio sia compiaciuto di lui), ma gli altri Sahabah fecero notare al Profeta (*) che le tribù ebraiche di Medina si sarebbero offesi vedendo la figlia di un capo ebraico fare la domestica. Al contrario di quanto si possa pensare sul Profeta Muhammad (*), da parte della gente non musulmana, che crede il nostro Profeta (*) non generoso, né ragionevole, né tanto meno una brava persona, il Profeta (*) pagò a Danya una ragionevole somma di denaro come riscatto e disse a Safiyya:

“Sei libera. Se vuoi puoi tornare alla tua tribù o essere mia moglie”.

Non obbligò la donna di sposarlo, non la ricattò, non la uccise perché era ebrea, la liberò e le disse che se voleva poteva sposarlo, oppure, tornare alla sua tribù. È questo l’Islam!

A Safiyya accadde la stessa cosa di Juwairiah (che Dio sia compiaciuto di loro): fu catturata dai musulmani, il Profeta (*) pagò il riscatto per liberare le donne, Safiyya come domestica e Juwairiah come schiava, ed infine data in moglie al Profeta (*). Non è finita, prima di accettare, Safiyya fece lo stesso sogno di Juwairiah e disse al Profeta (*):

“Quando ero ebrea desideravo essere tua moglie: come posso lasciarti ora che sono musulmana?”.

Sognò una porzione di luna che le cadeva in grembo, lo stesso sogno di Juwairiah, Suphana Allah!

Per questo sogno Safiyya fu picchiata dal suo secondo marito (ucciso dai musulmani in battaglia) e dal padre.

Safiyya morì nel mese di Ramadan del 50 dopo l’Egira.

 Maimunah (che Dio sia compiaciuto di lei) si chiamava originariamente Barrah, il Profeta (*) cambiò il suo nome. La donna era stata già sposata ad altri due uomini

 prima di sposare il nostro Profeta (*), diventata vedova accettò la sua proposta di matrimonio.

Fu il Destino voluto da Allah (swa), accadde che la donna sposò il Profeta (*), cominciò la sua vita matrimoniale, morì (a 81 anni nel 50 dopo l’Egira) e fu seppellita nello stesso luogo (località tra Medina e Mecca) e sempre durante un viaggio. Una coincidenza? No, il Destino.

Aisha disse di lei:

“Maimunah era la donna più pia e quella che curava di più i rapporti con la propria parentela tra le mogli dell’Inviato di Dio (su di lui la pace)”.

 Queste erano le moglie del Profeta (*), i matrimoni del nostro Profeta (*), che si sposò con donne con una grandissima fede in Dio, esempi da seguire, tutte vedove o divorziate (ad eccezione di Aisha). Esistono ancora donne con una grande fede come la loro? Donne che si accontentavano di poco, pur di vivere al fianco del Profeta (*) loro marito? Certo, gelosie fra loro esistevano, avevano un marito diviso fra molte donne, ma quello del nostro Profeta (*) non era un Harem, non come si pensa in Occidente, l’Harem lasciamolo ai ricchi sauditi che sposano tantissime mogli solo per assaporare i piaceri della carne e trasgredendo la Sunna, che dice di sposare al massimo 4 mogli. Il Profeta (*) sposava donne vedove e divorziate, donne che avevano bisogno del sostegno anche finanziario di un marito, donne che non pretendevano cucine grandi, mobili lussuosi ecc.. come avviene oggi. Noi musulmani possiamo sposare al massimo 4 mogli, ciò non esclude che si può sposare anche solo una, per il Profeta (*) era diverso, lui era un Profeta (*) e poteva sposare più di 4 mogli: 9, 11, forse anche 13 Dio ne sa di più.

Certo, capitava anche a lui di avere problemi con le mogli, alcune volte era quasi sul punto di divorziare con alcune di loro, ma poi con l’intervento di Dio cambiò idea.

Muhammad (*) non fu l’unico Profeta ad avere più di una moglie, ci fu Giacobbe, Salomone (pace su ognuno di loro), che ebbe moltissime mogli, fra queste la Regina di Saba, e Abramo (pace su di lui), che ebbe Ismaele da Hajar e Isacco da Sarah (che Dio sia compiaciuto di loro).

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