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La Bibbia è la parola di Dio?

Un Confronto tra Cristianesimo ed Islam sul piano delle scritture

di Abdul Gialil Randellini

a cura del Centro Islamico Italiano

La dottrina della redenzione

La dottrina della Redenzione dal peccato originale tramite il sacrificio di Gesù, elaborata dalla Chiesa tra il terzo e il quarto secolo, non è un insegnamento di Gesù, e non è in sintonia con quanto asserisce la Bibbia stessa.

Infatti, secondo la Bibbia, Adamo ed Eva, disobbedendo all’ordine di Dio di non cibarsi del frutto proibito, commisero peccato. La loro colpa, secondo la dottrina cristiana del peccato originale, viene ereditata da tutti i figli di Adamo, per cui tutti gli esseri umani nascono con questo peccato. Ma poiché la giustizia di Dio richiede che per ogni peccato debba essere pagato un prezzo, in quanto nessun peccato resterà impunito, così Paolo di Tarso ha stabilito:

Lettera agli Ebrei, 9:22 : “... e senza versamento di sangue, non c’è perdono”.

Poiché nell’insegnamento cristiano il peccato di Adamo ed Eva è inteso come diretto contro Dio, quindi di infinite proporzioni, il peccato originale trasmesso all’uomo richiede quindi un prezzo infinito per il suo riscatto, come un “versamento di sangue”. Ed ecco, secondo il Cristianesimo, che Gesù, figlio di Dio, si è fatto uomo per sacrificarsi e redimere così l’umanità dal peccato originale, col versamento del proprio sangue[1].

Ma nel Corano, riferendosi al peccato di Adamo ed Eva, Dio afferma invece quanto segue:

Corano, 2:36-37 : “Poi Satana li fece inciampare (Adamo ed Eva) e scacciare dal luogo in cui si trovavano. E Noi dicemmo: ‘Andatevene via, nemici gli uni degli altri. Avrete una dimora sulla terra e ne goderete per un tempo stabilito’. Adamo ricevette parole dal suo Signore e Allah accettò il suo pentimento...”

Quindi, secondo la versione islamica, Adamo ed Eva furono i soli responsabili del proprio peccato, che è stato poi perdonato da Allah, accettando il pentimento di Adamo.

Dice pure il Vecchio Testamento:

Deuteronomio, 24:16 : "Non si facciano morire i padri per colpa dei figli, né i figli per colpa dei padri; ciascuno sia fatto morire per il suo peccato."

Geremia, 31:30 : "Ma ognuno morrà per il suo delitto..."

Ezechiele, 18:20 : "L'anima che pecca, morrà: il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà computata la sua giustizia e all'iniquo la sua iniquità."

Dice pure il Nuovo Testamento:

Matteo, 7:1 e 2"Non giudicate per non essere giudicati. Perché secondo il giudizio col quale giudicate, sarete giudicati; e colla misura colla quale misurate, sarà rimisurato a voi."

Prima lettera ai Corinti, 3:8 : "Colui che pianta e colui che innaffia sono una stessa cosa; tuttavia ciascuno riceverà la sua ricompensa secondo il proprio lavoro."

Ma il Cristianesimo con la dottrina del peccato originale, asserisce che il peccato di Adamo ed Eva, viene trasmesso a tutta l’umanità, fin dal momento della nascita. Si tratta quindi una colpa della quale un nascituro, senza responsabilità alcuna, deve portare il peso. Ma lo stesso Gesù aveva affermato, riguardo ai pargoli, che di loro è “il regno dei cieli”, sottintendendo dunque che essi sono senza macchia, né peccato:

Matteo, 19:14 : "Ma Gesù disse loro: 'Lasciateli fare i bambini, e non impediteli di venire a me; di tali infatti è il regno dei cieli."

Dunque, anche secondo quanto affermò Gesù, tutti nascono senza peccato, poiché tutti i bambini appartengono al “regno dei cieli”.

Ma, come abbiamo visto più sopra, Paolo di Tarso superò, abolendola, la Legge mosaica, annunciando e garantendo la remissione delle colpe, come è riportato in:

Atti degli Apostoli, 13:38 : "Sappiate dunque, o fratelli, che per lui vi è annunziata la remissione dei peccati e la giustificazione da tutto quanto voi non poteste essere giustificati dalla Legge di Mosè."

Secondo l’insegnamento islamico, nel tempo, il messaggio portato da Gesù è stato travisato dagli uomini al punto da essere inquinato da dottrine e concetti al di fuori del solco scavato dalla missione profetica stabilita da Dio per l’umanità. Per legalizzare tale situazione, la Chiesa è ricorsa alla definizione di “mistero”[2], e quindi alla promulgazione dei “dogmi della fede”. Ne deriva che per il Cristiano la fede non è solo credere in Dio ed in ciò che ha rivelato, ma soprattutto credere nel “mistero”, accettando il “dogma della fede”[3].

L'Islam, al contrario, è basato sulla ragione e non è altro che l’insegnamento puro, trasmesso da Allah ai Profeti, e poi rivelato nella sua forma definitiva al Profeta Muhammad (*), un insegnamento non contaminato dal paganesimo e dalla superstizione o dalla manipolazione degli uomini, intatto e incorrotto fino alla fine dei secoli.


[1] Il dogma della Redenzione appartiena alla categoria di quelle dottrine prese a prestito dall’idolatria pagana. Fu soprattutto l’opera eloquente di Paolo di Tarso ad introdurre questa dottrina nella fede cristiana. L’origine risale alle credenze pagane sul perdono dei peccati tramite offerte e sacrifici e sul riscatto tramite il sangue di vittime innocenti umane o divine. Infatti numerose furono le divinità che accettarono di perire per la salvezza degli uomini: Adone, Dionisio, Eraclio, Mithra, Osiris, Prometeo. Anche il Giudaismo insegna l’espazione dell’anima tramite il sangue:

Levitico,17:11 : “Perchè l’anima della carne è nel sangue, ed Io vi ho ordinato di porlo sull’Altare in espiazione per le anime vostre; perché è il sangue, in quanto anima, che espia.”

[2] Con riferimento alle dottrine religiose, “cosa occulta, arcana, incomprensibile per la ragione umana”.

 [3] Con riferimento alla religione: “principio, affermazione, la cui verità è o è ritenuta incontestabile, che proclama una verità fondamentale di una dottrina religiosa, da non doversi porre in discussione”.

      

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