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La Bibbia è la parola di Dio?

Un Confronto tra Cristianesimo ed Islam sul piano delle scritture

di Abdul Gialil Randellini

a cura del Centro Islamico Italiano

La dottrina di Gesù figlio di Dio

Si è evidenziato che in entrambe le scritture, Bibbia e Corano, Gesù viene chiamato “Parola di Dio”. Questo perché la creazione di Gesù nel grembo di Maria avvenne senza l'ausilio dello sperma di un padre, ma solo con una parola, il decreto di Allah: "Sii", ossia, “Esisti”:

Corano, Surah 3:47 : “Ella (Maria) disse: ‘Come potrei avere un bambino se mai un uomo mi ha toccata?’ Disse (l’angelo): ‘E’ così che Allah crea ciò che vuole: quando decide una cosa dice solo “Sii” ed essa è.’”

Corano, Surah 3:59 : “In verità, per Allah, Gesù è simile ad Adamo che Egli creò dalla polvere, poi disse: ‘Sii’ ed egli fu”.  

Si prenda in esame ora il seguente versetto del Vangelo di Matteo, che narra l’episodio del battesimo di Gesù, nelle acque del Giordano, da parte di Giovanni Battista, versetto su cui si basa il Cristianesimo per proclamare la dottrina di Gesù figlio di Dio.

Matteo, 3:17 : "Ed ecco una voce dai cieli che dice: 'Questo è il mio figlio diletto, nel quale Io mi compiaccio.'"

La parola “figlio”, nella Bibbia è usata frequentemente, anche nei riguardi di numerosi Profeti e di persone comuni, che sono “figli” e “figlie di Dio”. Passiamo ora all’esame di quanto riferiscono al riguardo molti versetti biblici:

Secondo libro di Samuele 7:13-14, e Primo libro delle Cronache 22:10 : "Egli (Salomone) costruirà una casa al mio nome e Io renderò stabile il suo trono reale. Sempre sarò suo padre, ed egli sarà mio figlio..."

Esodo, 4:22 : "Tu (Mosè) però dirai a Faraone: così dice il Signore: 'Israele è mio figlio, il mio primogenito.'"

In quest’ultimo versetto, Giacobbe (Israele) è definito addirittura il figlio primogenito del Signore. Ma leggiamo quanto segue:

Geremia, 31:9: "...poiché sono per Israele un padre ed Efraim è il mio primogenito."

Il dilemma sta dunque nello stabilire chi è il vero primogenito, se Israele o Efraim. Si evidenzia, proseguendo nell’indagine, che pure delle persone comuni, e non solo dei Profeti, sono chiamati figli di Dio, nella Bibbia:

Deuteronomio, 14:1 :  "Voi siete i figli del Signore, Iddio vostro."

I teologi cristiani sostengono che la differenza con gli altri figli di Dio, sta nel fatto che Gesù è il “figlio di Dio procreato”, ossia da Lui generato[1]. Ma molto tempo prima che Gesù nascesse, Dio disse a Davide:

Salmi, 2:7 : "Promulgherò il decreto del Signore. Egli mi disse: 'Sei tu il figlio mio, oggi ti ho generato."

Dunque, anche Davide è un “figlio di Dio procreato”. Se ne dovrebbe quindi dedurre che il vero significato della definizione “figlio di Dio” non va mai inteso in senso letterale, ma metaforico, perché può esserlo chiunque sia amato da Dio[2]. Infatti, pure Gesù disse che Dio non è solo suo padre, ma anche il nostro padre:

Matteo, 5:45 e 5:48 : "Affinché siate figli del Padre vostro..." e "Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro che sta nei cieli."

Si legge spesso, in molti passi della Bibbia, l’affermazione "figlio di Dio", che significa “amore ed affetto, vicinanza a Dio”, applicato non solamente a Gesù:

Seconda lettera ai Corinti, 6:18 : "E sarò per voi Padre e voi mi sarete figli e figlie, dice il Signore Onnipotente."

Alla luce di tutto questo, ci si chiede perché solo Gesù debba essere considerato come figlio di Dio, in un senso letterale ed unico. Il Cristianesimo però motiva e giustifica tale definizione, soprattutto col fatto che egli sia nato senza l’ausilio di un padre.

Ma, alla stessa stregua, anche Adamo, che non aveva né padre, né madre, dovrebbe essere considerato come figlio di Dio. Oltre tutto, anch’egli viene chiamato “figlio di Dio” nel seguente passo del Nuovo Testamento:

Luca, 3:38 : "...Set, che era figlio di Adamo, che era figlio di Dio."

Ma esaminiamo ora i due versetti seguenti:

Lettera agli Ebrei, 7:1 : "Or questo Melchisedec, re di Salem, Sacerdote del Dio Altissimo, che andò incontro ad Abramo...", e poco più avanti:

Lettera agli Ebrei, 7:3 : "Senza padre, senza madre, senza genealogia, che non ha principio di giorni né fine di vita, assimilato quindi al figlio di Dio, rimane sacerdote di continuo."

Melchisedec, re di Salem, è dunque qui ritratto in una condizione addirittura più unica di quella di Gesù o di Adamo.

Ma nel Santo Corano, Dio definisce sempre Gesù con l’appellativo “figlio di Maria”:

Corano, Surah 3:45 : “...Il suo nome è il Messia, Gesù figlio di Maria...”

Corano, Surah 19:34 : “Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale essi dubitano”.

Nell’insegnamento islamico, questa definizione coranica è la sola, veritiera su Gesù. Gesù chiamò se stesso “figlio dell'uomo” e rifiutò di essere chiamato “figlio di Dio”[3]:

Luca, 4:41 : "Uscivano pure da molti i demoni, gridando e dicendo: 'Tu sei il figlio di Dio!' Ma egli li minacciava e non permetteva loro di dire tal cosa, poiché sapevano che egli era il Cristo."

Luca, 9:20-21 : "'E voi (i discepoli), domandò loro, chi dite che io sia?' Pietro, rispondendo, disse: 'Il Cristo (figlio) di Dio.' Ma egli raccomandò loro severamente di non dirlo a nessuno."

In diversi passi della Bibbia Gesù viene considerato un Profeta, Maestro, il Salvatore, la Parola di Dio:

Luca, 2:11 : "Oggi vi è nato nella città di Davide il Salvatore, che è Cristo Signore."

Giovanni, 1:1 : "In principio era la Parola, e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio." 

Giovanni, 3:2 : "Egli andò da Gesù di notte e gli disse: 'Rabbi, noi sappiamo che tu sei venuto da Dio, come Maestro...'"

Giovanni, 6:14 : "Or, quegli uomini, visto il prodigio fatto da Gesù, dicevano: 'Questo è davvero il Profeta  che deve venire nel mondo.'"

Luca, 7:16 : “Tutti furono presi da timore e glorificavano Iddio, dicendo: ‘Un grande profeta è apparso in mezzo a noi! Dio ha visitato il Suo popolo!’”

Luca, 24:19 : “...Gli risposero: ‘Quelli di Gesù di Nazaret, che era un uomo profeta, potente nelle opere e nelle parole, davanti a Dio e a tutto il popolo.’”

Matteo, 21:11 : “E le turbe rispondevano: ‘E’ Gesù, il profeta di Nazaret di Galilea.’”

Giovanni, 7:40 : “Or, alcuni della folla, udite queste parole, cominciarono a dire: ‘Egli è davvero il Profeta!’”

Ma più tardi, per opera di Paolo di Tarso[4], Gesù fu promosso da Profeta e Maestro a “figlio di Dio”:

Atti degli Apostoli, 9:20 : "E subito si mise (Paolo) a predicare nelle sinagoghe[5] che Cristo era figlio di Dio."

Nel Corano, come si è già evidenziato, Gesù è chiamato “figlio di Maria”, e Iddio stigmatizza chiaramente che è un grave errore chiamarlo “figlio di Dio”.

Corano, Surah 23:90-91 : “Abbiamo dato loro la verità, ma essi sono dei bugiardi. Allah non si è preso figlio alcuno e non esiste alcun dio al Suo fianco...”

Corano, Surah 19:35 : “ Non si addice ad Allah prendersi un figlio...”

Nel Corano, Dio asserisce che tutti gli uomini sono “figli di Adamo”, quindi creature di Dio e non “figli di Dio”, ed i profeti, Gesù compreso, sono tutti uomini.


[1] L’idea della fecondazione misteriosa di vergini mortali, da parte di divinità, è vecchia quanto il mondo. Iside ed Osiride, secondo Plutarco, sarebbero nate da vergini fecondate dal dio egizio Oro. Per i Greci, Perseo era nato da Giove e da una principessa, la vergine Diana Danaé. Per i cinesi, Fou-Hi e lao-Theu, sarebbero nati miracolosamente da delle vergini. Lo stesso avvenne per Zoroastro, secondo i Persiani. Per gli egizi anche la dea Neit sarebbe la madre vergine di Ra. Il dio Attis sarebbe nato miracolosamente dalla vergine Nana e lo stesso Giulio Cesare, secondo lo scrittore egiziano Aclepiade, sarebbe stato generato da Apollo, quando sua madre si trovava presso il tempio a lui dedicato. Queste infiltrazioni pagane nel mondo cristiano erano così numerose e influenti, da sollevare già un secolo prima di Ario e di Atanasio il sarcasmo dell’apologista cristiano Tertulliano, morto nel 254. Queste credenze erano molto diffuse, e rivelano l’insaziabile bisogno di fantasticheria dello spirito umano, piuttosto che della realtà e della natura delle cose.

 [2]Presso i Semiti, la filiazione morale o affettiva non si confonde con la paternità fisica: si può essere figlio, padre, madre, fratello, sorella, zio, zia o cugino di qualcuno, al di fuori di qualsiasi legame di parentela. La venerazione e l’affetto autorizzano tali appellativi.  La paternità morale ha sempre avuto presso i Semiti, valore di attaccamento, di sottomissione, di venerazione e di affetto.

 [3]All’epoca di Gesù, si chiamava correntemente “figlio di Dio” chiunque apparisse, nel suo comportamento e nelle sue esortazioni, animato dallo spirito divino.

[4] Vedere la nota 8

 [5] Da questo versetto, si deduce pure che i primi Cristiani, a quel tempo, usavano ancora le sinagoghe, segno che il messaggio di Gesù era diretto ai figli d’Israele, ma più tardi, quando il Cristianesimo deviò dall'insegnamento originale di Gesù, furono istituite le chiese, e la gerarchia ecclesiastica. Paolo, Barnaba ed i Gentili furono espulsi dalle sinagoghe, poiché vennero accusati di blasfemia e di deviazione nelle loro prediche. Si veda quanto è stato riferito al riguardo negli Atti degli Apostoli, 13:50, 17:18 e 21:28.

      

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