Gli
Angeli
In
questi ultimi tempi si sente parlare molto spesso degli angeli, che
salvano la gente, comunicano agli uomini messaggi o profezie sul
futuro. Oggi come nel passato, poi, si cerca di raffigurare gli
angeli: c'è chi li rappresenta come piccoli bambini teneri e
graziosi con delle alucce molto piccole. Ma sono veramente così gli
angeli, come l'uomo se l'immagina?
Il
musulmano non deve ricercare nella sua fantasia la conoscenza
dell'invisibile, ma si deve affidare a ciò che l'Altissimo ci ha
trasmesso attraverso il Suo Messaggero, Muhammad (SAAS), e
attraverso il Sublime Corano evitando di fare congetture e di
fantasticare su cose che così poco conosce.
Uno
dei pilastri del credo musulmano è il credere negli angeli, infatti
dice l'Altissimo: «Il Messaggero crede in quello che è stato fatto
scendere su di lui da parte del suo Signore, come del resto i
credenti: tutti credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e
nei Suoi Messaggeri» (II:285). Ma cosa significa precisamente
credere negli angeli? Significa credere non solo nella loro
esistenza, ma credere anche nella loro creazione, alle loro
caratteristiche e credere nel lavoro che svolgono (di messaggeri e
di sudditi).
Questa
nostra ricerca cercherà di esaminare in breve la figura degli
angeli, sfatando così alcune fantasie dell'uomo.
Il
loro nome:
Il
termine italiano "angelo" deriva dal greco "aggelw",
che significa "annunziare", "portare un
messaggio", e non è altro che la traduzione dall'ebraico
(lingua del Vecchio Testamento) di "malak" che è la
stessa parola che usa il Sublime Corano.
In
particolare la parala araba "malak" (plurale: "Malayka")
potrebbe derivare dal verbo "ALaKa" che significa
"trasmettere un messaggio", oppure potrebbe derivare dal
verbo "LaAKa" che significa "inviare".
Creazione
degli angeli:
Gli
angeli appartengono ad un mondo che non è quello degli uomini né
quello dei jinn in quanto sono stati creati da luce. Il Profeta (SAAS)
ha detto: «Gli Angeli sono stati creati dalla luce, i jinn sono
stati creati da un fuoco puro e Adamo è stato creato da ciò che è
stato definito [nel Corano] per voi [cioè d'argilla]» (Muslim
2996). La creazione degli angeli è avvenuta sicuramente prima di
quella degli uomini. La cosa si evince quando l'Altissimo dice,
parlando agli angeli -che evidentemente già esistevano- della
creazione dell'uomo: «E quando il tuo Signore disse agli Angeli:
"Porrò un vicario sulla terra [l'uomo]"» (II:30).
Aspetto
degli angeli
Hanno
le ali:
Dice
l'Altissimo: «Lode ad Allah, Creatore dei cieli e della terra, che
ha fatto degli Angeli messaggeri dotati di due, tre o quattro ali»
(XXXV:1). Allora questo versetto ci fa capire che gli angeli hanno
delle ali. Ma il fatto che questi abbiano le ali non significa che
siano come quelle degli uccelli (come si usa raffigurarle). E ancora
queste possono essere più di due: tre, quattro o anche seicento
come per Gabriele (Jibril).
Bellezza
degli Angeli:
Sono
creature particolarmente belle così come possiamo leggere nella
sura della Stella «Appresa [da Muhammad(SAAS) la Rivelazione] da
quello [da un angelo] con la potenza, di bell'aspetto che ritornò
[nel suo sito nel cielo]» (LIII:5-6).
L'Angelo
assomiglia all'uomo?
L'angelo
decisamente non assomiglia all'uomo, ma può prendere forme umane.
Disse il Messaggero (SAAS): «Ho visto Jibril (alay as-salam), e a
ciò che ho visto assomiglia maggiormente Dahya» (Muslim 167). Cioè
Jibril era apparso a Muhammad (SAAS), simile ad un uomo, in
particolare assomigliava a Dahya ibn Khalifa al-Kalbi uno dei
Compagni che fu inviato dal Messaggero di Allah (SAAS) ad Eraclio,
imperatore bizantito, per invitarlo all'Islam.
Il
sesso degli Angeli:
Il
culto pagano dell'Arabia pre-islamica voleva che gli angeli fossero
creature femminili, e in particolare erano considerate le figlie di
Dio. Questa fu una questione dibattuta a lungo anche in Europa. Il
Corano risponde a tutti coloro che avanzano ipotesi sul sesso degli
angeli: «Considerano femmine gli Angeli, i servi del
Compassionevole. Sono stati forse testimoni della loro creazione?»
(XLIII:19) e dice ancora: «Poni loro questa domanda: "Il tuo
Signore avrebbe figlie e loro figli?". Abbiamo forse creato
Angeli femmine ed essi ne furono testimoni? Non è forse vero che,
nella loro calunnia, dicono: "Allah ha generato". In verità
sono bugiardi! Avrebbe forse preferito le figlie ai figli» (XXXVII:
149-154). La realtà, allora, è che gli angeli non hanno l'esigenza
di un sesso definito, perché, per la loro natura, non si devono
accoppiare per riprodursi.
Gli
Angeli non bevono, non mangiano, non si annoiano e non si stancano:
I
sapienti musulmani sono arrivati alla conclusione che gli angeli non
mangiano perché quando si presentarono ad Abramo, il quale gli offrì
del vitello arrostito essi rifiutarono. A proposito di questo
episodio il Corano dice: «Quando vide le loro mani non lo
avvicinavano, si insospettì ed ebbe paura di loro. Dissero:
"Non aver paura, siamo stati inviati al popolo di Lot"» (XI:70).
Inoltre i sapienti sono concordi sul fatto che essi non si stancano
e non si annoiano, ma svolgono la loro funzione incessantemente: «Lo
glorificano notte e giorno, e non smettono» (XXI:20).
Il
numero degli Angeli:
Non
è possibile calcolare la quantità degli angeli, infatti Allah
dice: «Non conosce le truppe del tuo Signore altri che Lui» (LXXIV:31),
ma sappiamo da brani della Sunna che il loro numero è molto alto.
Muhammad(SAAS) durante il mi'raj (la sua ascesa ai cieli) giunse con
Jibril alla Bayt al-Ma'mur al quale chiese spiegazioni e lui, Jibril
(alay as-salam), rispose: «Questa è la Bayt al-Ma'mur dove vi
pregano ogni giorno settantamila angeli che non tornano più
indietro» (Bukhari 3207 e Muslim); Cioè solo gli angeli che
entrano annualmente in questa moschea celeste, senza più uscirvi,
sono 25.550.000!
Nomi
degli Angeli:
Conosciamo
il nome di alcuni angeli che compaiono nel Corano e nella Sunna e
che hanno funzioni molto precise: Israfil che sarà colui che
soffierà la Tromba del Giorno del Giudizio; Malik che è il custode
dell'Inferno; Ridwan che invece è il custode del Paradiso; Harut e
Marut che sono coloro che hanno introdotto la magia sulla Terra; 'Azra'il
l'angelo della morte; Munkar e Nakir gli angeli che puniranno i
peccatori nella tomba; e Jibril il Messaggero e lo Spirito puro.
Quest'ultimo ha inciso particolarmente nella storia dell'umanità
perché è stato colui che ha annunciato profeti e trasmesso
rivelazioni, e del quale parleremo a lungo, Allah volendo.
Jibril
(Gabriele)
Grandiosità
della creazione di Jibril (alay as-salam):
Il
Profeta Muhammad (SAAS) ha visto varie volte Jibril, generalmente si
presentava con un aspetto umano, ma in due occasioni il Messaggero
lo vide nella sua forma originale: il primo giorno della rivelazione
e durante il mi'raj. Così il Corano ricorda i due momenti: «In
verità l'ha visto sull'orizzonte luminoso» (LXXXI:23); «E invero
[Muhammad (SAAS)] lo vide [Jibril] in un un'altra discesa [durante
il mi'raj], vicino al Loto del limite, presso il giardino che ospita»
(LIII:13-15). E in un hadith dove 'A'isha, che Allah si compiaccia
di lei, chiese al Messaggero (SAAS) in merito a questi due versetti
e Lui rispose: «Quello era Jibril, non l'ho mai visto nel suo
aspetto se non i queste due occasioni. L'ho visto scendere dal
cielo, la grandiosità della sua creazione copriva ciò che c'è tra
il cielo e la terra» (Muslim 177). E ancora fu chiesto ad 'A'isha
in merito al detto di Allah l'Altissimo: «Poi si avvicinò e ancora
di più si avvicinò» [LIII:8], e rispose: «Quello era Jibril (alay
as-salam), che appariva sotto forma umana, ma venne in questa
occasione in questa forma, che era la sua forma, e riempiva
l'orizzonte» (Muslim 177). Insomma Jibril è una creatura immensa,
tanto da riempire l'intero orizzonte, e di certo non assomiglia a
quei piccoli angioletti che vengono dipinti o raffigurati dall'uomo
con delle piccole alucce, anzi a proposito di alucce 'Abd Allah ibn
Mas'ud riporta: «Ha visto Muhammad (SAAS) Jibril con seicento ali»
(Bukhari 4857).
Intermediario
di Allah:
Una
funzione che hanno gli angeli è quella di agire come intermediari
tra Allah e l'uomo. In particolare Jibril si è occupato della
rivelazione del Corano. A proposito di questa sua funzione di
intermediario troviamo nel Sublime Corano: «Dì: chi è nemico di
Gabriele, che, con il permesso di Allah, lo ha fatto scendere [il
Corano] nel tuo cuore, a conferma di quello che era venuto in
precedenza [le rivelazioni precedenti]» (II:97); e ancora: «E’sceso
con esso [il Corano] lo Spirito fedele [Jibril], sul tuo cuore
affinchè tu fossi un ammonitore» (XXVI:193-194). Chiaramente è
sempre il Signore che ha stabilito l'ordine e il momento per ogni
rivelazione, come troviamo in questo hadith trasmesso da Ibn 'Abbas
che ha detto: «Il Messaggero di Allah (SAAS) ha chiesto a Jibril:
"Cosa ti vieta di visitarci più spesso di quanto tu ci
visiti?", e allora fu rivelato: «Noi non scendiamo se non per
ordine del tuo Signore» [XIX:64]» (Bukhari).
Per
capire invece come avveniva la rivelazione del Corano abbiamo un
hadith trasmesso da Harith ibn Hisham che chiese al Messaggero (SAAS),
dicendo: «O Messaggero di Allah, come ti giunge il wahi
[l'ispirazione profetica]?» E rispose il Messaggero (SAAS): «Delle
volte mi giunge come un suono di una campana, e questo è il modo più
duro per me, e finisce dopo che io ho memorizzato ciò che ha detto;
delle volte invece l'angelo prende forma umana e mi parla, e io
memorizzo ciò che dice» (Bukhari 2).
Il
ruolo di Gabriele non è limitato alla trasmissione del wahi:
Il
ruolo di questo angelo non è stato limitato esclusivamente alla
Rivelazione, ma è stato anche colui che ha controllato che il
Corano fosse appreso correttamente e controllò che i musulmani
capissero a pieno il messaggio dell'Islam. Per esempio Ibn 'Abbas
riporta che: «Il messaggero di Allah (SAAS) era il migliore degli
uomini, ed era il migliore in assoluto quando, nel mese di ramadan,
incontrava Gabriele, e lo incontrava ogni notte del ramadan, e
apprendeva da lui il Corano, e il Messaggero di Allah (SAAS) era
migliore nel bene di un vento incontrollabile». (Bukhari 6). E’
celebre poi quel hadith dove uno sconosciuto interroga il Profeta (SAAS)
su l'Islam, sull'Iman, sull'Ihsan e sul Giorno del Giudizio ed
infine il Messaggero di Allah (SAAS) rivolgendosi ad 'Umar dice: «'Umar,
sai tu chi mi ha interrogato?» Io risposi [è 'Umar che parla]:
Allah e il Suo Messaggero ne sanno di più. «Era Jibril –disse-
che è venuto per insegnarvi la vostra religione» (Muslim 8).
Poi
fu Jibril colui che insegnò il modo per compiere la preghiera e gli
orari delle singole preghiere. Da Ibn Mas'ud, il Messaggero di Allah
(SAAS) ha detto: «Scese Gabriele e mi guidò e io pregai con lui,
poi pregai con lui, poi pregai con lui, poi pregai con lui, e poi
pregai con lui», e contava con le mani fino a cinque [le cinque
preghiere quotidiane] (Bukhari 3221).
Ancora
intervenne per guarire il Profeta (SAAS): da Abu Sa'id, Jibril venne
dal Profeta (SAAS) e disse: «O Muhammad, stai soffrendo?» Rispose:
«Si», disse: «Nel nome di Allah ti curo, da tutte le cose che ti
danneggiano, da tutte le cose cattive della tua anima, o dagli occhi
malvagi, possa Allah guarirti, nel nome di Allah ti curo» (Muslim
2186).
Inoltre
combattò al fianco dei musulmani nelle battaglie di Badr, del
Fossato e fu l'accompagnatore del Profeta (SAAS) durante l'Isra' e
il Mi'raj.
Perché
non ha inviato Allah un angelo come messaggero?
Allora
a questo punto è lecito chiedersi se non era più facile inviare
agli uomini direttamente un angelo, forse gli uomini sarebbero
rimasti stupiti dalla grandiosità della creatura e avrebbero
accettato in massa l'Islam. Questa domanda fu posta già ai tempi
della rivelazione del Corano, il quale risponde in questo modo: «Di':
Qualora sulla terra ci fossero gli angeli e vi camminassero in pace,
avremmo certamente inviato su di loro un angelo come messaggero» (XVII:95).
Cioè gli angeli hanno delle caratteristiche tali che li rendono non
compatibili con il mondo umano, e probabilmente, se fossero stati
inviati gli angeli come profeti, il messaggio dell'Islam non sarebbe
stato capito. I profeti hanno trasmesso agli uomini una rivelazione,
hanno anche trasmesso il loro esempio attraverso le parole, ma anche
attraverso le azioni quotidiane proprie dell'uomo. Si pensi alle
norme per l'igiene del corpo, solo un uomo poteva dare l'esempio
agli altri uomini.
Caratteristiche
principali degli angeli
Nobiltà
della loro creazione:
Gli
angeli sono delle creature nobili e pure così come dice il Corano:
«Tra le mani di scribi nobili ed obbedienti» (LXXX:15-16).
Hanno
la possibilità di cambiare forma:
Già
l'abbiamo visto parlando dei modi della rivelazione del Corano, ma
questa capacità degli angeli la ritroviamo in altri due episodi nel
Corano: quello già citato degli angeli che si presentano ad Abramo
per annunciare la nascita di un figlio e per portare la punizione
alla gente di Lot e l'episodio in cui si annuncia a Maria la nascita
di Gesù: «Ricorda Maria nel Libro, quando si allontanò dalla sua
famiglia, in un luogo ad oriente. Tese un velo tra sé e gli altri.
Le inviammo il Nostro Spirito che assunse le sembianze di un uomo
perfetto. Disse [Maria]: "Mi rifugio contro di te presso il
Compassionevole, se sei timorato". Rispose: "Non sono
altro che un messaggero del tuo Signore, per darti un figlio puro»
(XIX:16-19).
La
loro conoscenza:
Possiedono
una grossa conoscenza, anche se, al contrario dell'uomo, non possono
acquisirne di nuova autonomamente: «Ed insegnò ad Adamo i nomi i
di tutte [le cose], quindi le presento' agli angeli e disse:
"Ditemi i loro nomi se siete veritieri". Essi dissero:
"Gloria a te. Non conosciamo se non quello che Tu ci hai
insegnato: in verità Tu sei il Saggio, il Sapiente» (II:30-31). Ma
sono coscienti delle azioni che l'uomo compie: «Nonostante abbiate
su di voi dei custodi, nobili scribi che conoscono ciٍ che
fate» (LXXXII:10-12).
Agiscono
in tutte le cose con disciplina:
Sono
un modello di ordine e di disciplina tanto che disse il Messaggero (SAAS)
ai suoi seguaci: «Perché non vi mettete in fila [per la preghiera]
come fanno gli angeli presso il loro Signore»? Chiesero: «O
Messaggero di Allah, come si mettono in fila gli angeli presso il
loro Signore?» Rispose: «Completano le file e sono serrati nelle
file» (Muslim 430 e Abu Dawud). E quando verrà distrutto
l'universo: «E verranno il tuo Signore e gli angeli in schiere su
schiere» (LXXXIX:22).
Si
allontanano da ciò che è male:
Gli
angeli sono creature assolutamente pure, prive di ogni peccato e di
ogni malvagità, e evitano tutto ciò che è impuro e negativo. Ad
esempio ha detto il Messaggero di Allah (SAAS): «Non entrano gli
angeli nella casa in cui c'è un cane o un immagine che rappresenta
[una creatura]» (Muslim 2107).
Atteggiamento
nei confronti dei kufr:
Gli
angeli sono molto duri nei confronti dei miscredenti, portano loro
sventure (si pensi al popolo di Lot) e li maledicono: «Potrebbe mai
Allah guidare sulla Retta Via genti che rinnegano dopo aver creduto
e dopo aver testimoniato che il Messaggero è veridico e dopo averne
avute le prove? Allah non guida coloro che prevaricano. Loro
ricompensa sarà la maledizione di Allah, degli angeli e di tutti
gli uomini» (III:86-87; «E i miscredenti che muoiono nella
miscredenza, saranno maledetti da Allah, dagli angeli e da tutti gli
uomini» (II:161). Inoltre maledicono il musulmano che si mostra
aggressivo verso un altro musulmano, la donna che si ribella
ingiustamente al marito o coloro che oltraggiano i compagni del
Profeta (SAAS).
L'adorazione
di Allah da parte degli angeli
Sono
fedeli e timorati di Allah:
Questione
che maggiormente divide l'Islam e le religioni che si rifanno al
Vecchio Testamento è quella se gli angeli possiedono o meno il
libero arbitrio, ovvero se possono scegliere se ubbidire a Dio o
disubbedirGli. L'Islam sostiene che tutti gli angeli sono creature
fedeli e sincere verso Allah e non possono scegliere tra
l'ubbidienza e la miscredenza, infatti il Corano dice: «Che non
disobbediscono a ciò che Allah comanda loro e che eseguono quello
che gli viene ordinato» (LXVI:6), e ancora: «Temono il loro
Signore che è al di sopra di loro e fanno ciò che è loro ordinato»
(XVI:50), «E sono compenetrati di timor di Lui» (XXI:28) Mentre i
cristiani sostengono che Satana e i demoni non sono altro che «angeli
caduti» cosa che contraddice la finalità che sta alla base della
loro creazione, quella di creare dei «servitori e messaggeri di Dio»,
finalità riconosciuta da queste due religioni monoteiste.
Gli
atti di adorazione degli angeli
Ricordano
Dio:
Gli
angeli sono impegnati nel ricordo di Allah (nel dikr), nel
glorificarlo e nel lodarlo: «Coloro che sostengono il Trono e
coloro che lo circondano, glorificano e lodano il loro Signore» (XL:7),
«E gli angeli glorificano il loro Signore» (XLII:5). Chiesero al
Messaggero di Allah (SAAS) quale fosse il dikr migliore, e disse: «
E’ quello che ha scelto Allah per i Suoi angeli o per i Suoi
servi: Subhana Allah wa bi-hamdihi [La lode e il ringraziamento
spettano ad Allah]» (Muslim 2731).
Fanno
il pellegrinaggio alla Bayt al-Ma'mur:
Ci
sono milioni di angeli che quotidianamente fanno il pellegrinaggio
alla Bayt al-Ma'mur, come già abbiamo ricordato.
Gli
angeli e Adamo
Annuncio
della loro creazione:
Gli
angeli hanno da sempre un ruolo importante nella vita dell'uomo, a
partire da quando Allah l'Altissimo gli comunica la sua intenzione
di creare l'uomo: «E quando il tuo Signore disse agli angeli:
"Porrò un vicario sulla terra", essi dissero:
"Metterai su di essa qualcuno che vi spargerà la corruzione e
vi verserà il sangue, mentre noi Ti glorifichiamo lodandoTi e Ti
santifichiamo?" Egli disse: "In verità Io conosco ciò
che voi non sapete» (II:30).
A
Lui si prostrarono:
Ma
riconobbero subito la superiorità della creatura umana con la
prostrazione ordinata da Allah: «[Ricorda] quando il Signore disse
agli angeli: "Creerò un essere umano con l'argilla. Dopo che
l'avrò ben informato e avrò soffiato in lui il Mio spirito
prosternatevi davanti a lui". Tutti gli angeli si prosternarono
assieme eccetto Iblis che si inorgoglì e divenne uno dei
miscredenti» (XXXVIII: 71-74). E proprio per questo riconoscere
degli angeli la supremazia dell'uomo che è lecito dire che l'uomo
fedele è creatura superiore agli angeli. E anche se Iblis -che non
è un angelo- non si è voluto prosternare l'uomo è da considerarsi
anche superiore a lui, infatti troviamo nel Sublime Corano: «Hai
visto tu? E questo è l'essere che hai onorato più di me?» (XVII:6).
Vedono
Adamo:
Il
momento del primo incontro tra Adamo e gli angeli ci viene descritto
da un hadith, trasmesso da Abu Hurayra, disse il Messaggero di Allah
(SAAS): «Creò Allah Adamo con il suo aspetto,
alto sessanta cubiti, e quando l'ebbe creato gli disse: "Vai e
saluta quel gruppo di angeli, e ascolta ciò che ti rispondono, ci
sarà il saluto e il saluto sulla tua discendenza, Allora [Adamo]
disse: "La pace sia su di voi" e risposero: "E su di
te sia la pace e la benedizione di Allah" e la benedizione di
Allah fu su di lui» (Bukhari 6227 e Muslim).
Lavarono
Adamo quando morì:
Ed
infine quando Adamo morì gli angeli si occuparono della sua salma.
Il Profeta (SAAS) ha detto: «Quando Adamo morì, lo lavarono gli
angeli con l'acqua un numero dispari di volte, e lo seppellirono e
dissero: "Questo è l'esempio di Adamo ai suoi figli"» (Tabarani).
Gli
angeli e l'uomo
Il
ruolo degli angeli durante la creazione dell'uomo:
Gli
angeli partecipano alla creazione di ogni essere umano, scrivono le
decisioni di Allah e insufflano lo spirito vitale in ogni feto, così
come troviamo in questi due hadith: Abu Dharr ha trasmesso di aver
sentito il Messaggero di Allah (SAAS) dire: «Quando si è sotto
forma di seme per quarantadue notti, Allah gli assegna un angelo, il
suo aspetto, e gli crea l'udito, la vista, la pelle, la carne e le
ossa, poi dice - il Signore -: maschio o femmina? Decide il tuo
Signore ciò che vuole e l'angelo scrive». (Muslim 2645); Da Ibn
Mas'ud, ha detto il Messaggero di Allah (SAAS): «Il concepimento di
ciascuno di voi, nel ventre di sua madre, si compie in quaranta
giorni sotto forma di seme, poi come grumo di sangue per uno stesso
periodo e come pezzo di carne per pari tempo. Dopo gli viene inviato
l'angelo che gli insuffla lo spirito vitale». (Bukhari 3208 e
Muslim).
Sono
custodi dell'uomo:
Gli
angeli vegliano sugli uomini: «Per Lui non c'è differenza tra chi
mantiene un segreto e chi lo divulga, tra chi si cela nella notte e
chi si muove liberamente in pieno giorno. Ci sono quelli che seguono
continuamente [gli angeli, secondo l'interpretazione di Ibn 'Abbas]
davanti e dietro [ad ognuno] e vegliano su di lui per ordine di
Allah» (XIII:10-11). Ogni uomo è accompagnato da un jinn e da un
angelo. Da Ibn Mas'ud, il Profeta (SAAS) ha detto: «Non c'è
nessuno di voi che non sia accompagnato da un compagno dei jinn, e
un compagno tra gli angeli». E chiesero: «Anche tu? o Inviato di
Dio»; rispose: «Anche io, solo che Allah mi ha aiutato tanto che
è diventato musulmano, e non mi ordina altro che bene» (Muslim
2814).
Ogni
uomo è accompagnato da due angeli che trascrivono le azioni di
ognuno:
Esistono
poi due angeli che riportano puntualmente le azioni di ognuno, ma
che temporeggiano prima di scrivere un'azione negativa: da Abu Am…ma,
il Messaggero di Allah (SAAS) ha detto: «Il compagno di sinistra
[l'angelo che trascrive le cattive azioni] alza il calamo sei ore
dopo che il fedele musulmano ha sbagliato, se si pente e chiede
perdono ad Allah, egli rinuncia [a riportare il peccato], altrimenti
lo trascrive» (Tabarani). Gli angeli conoscono anche i pensieri
negativi di ogni persona. Se questo pensiero negativo viene messo in
pratica verrà riportata l'azione cattiva che ha compiuto, ma se
l'uomo rinuncerà a mettere in pratica questo pensiero, gli angeli
trascriveranno che ha agito bene. Da Abu Hurayra, ha detto il
Messaggero di Allah (SAAS): «Dicono gli angeli: "Signore quel
servo ha intenzione di agire male, ci sta pensando", risponde:
"Vegliate su di lui, se agisce, scrivete ciò se abbandona
l'azione, scrivete una Hasana. In verità chi abbandona è vigoroso»
(Bukhari e Muslim 129).
Gli
angeli e la morte dell'uomo:
Gli
angeli della morte sottraggono all'uomo lo spirito vitale: «Di':
L'angelo della morte si occuperà di voi, vi farà morire e poi
sarete ricondotti al vostro Signore» (XXXII:11); e rallegreranno i
fedeli ricordandogli la vita gioiosa che li aspetta: «Gli angeli
scendono su coloro che dicono: "Il nostro Signore è
Allah", e che perseverano. "Non abbiate paura e non
affliggetevi; gioite per il Giardino che vi è stato promesso".
Noi siamo vostri alleati in questa vita e nell'altra, e in quella
avrete ciò che l'anime vostre desidereranno e quel che chiederanno»
(XLI:30-31).
La
salat (la preghiera) degli angeli sui fedeli:
In
questo contesto il "fare la salàt" significa - per quanto
riguarda Allah - che Egli benedice i fedeli. Nel caso degli angeli
significa che essi pregano per gli uomini e chiedono perdono per
loro. Dice l'Altissimo: «In verità Allah e i suoi angeli fanno la
salàt sul Profeta» (XXXIII:56); «Egli è Colui che fa la salàt
su di voi, con i Suoi angeli, per farvi uscire dalle tenebre alla
luce. Egli è misericordioso per i credenti» (XXXIII:43). E in un
detto trasmesso da 'A'isha, il Messaggero di Allah (SAAS) ha detto:
«Allah e i Suoi angeli fanno la salat su coloro che completano le
file,
e a coloro che non lasciano spazi Allah li alza di un grado» (Ibn
Majah).
I sapienti (‘Aulamaa) spiegando questo hadith, dicono che (con
il suo aspetto) si riferisce ad Adamo, come l’aspetto
conosciuto dell’uomo, e NON si intende come l’Aspetto di
Allah!! Anche come ben sapiamo e come dice il Corano «Niente
è simile a Lui» (XXXXII:11).
“commento di Abdel Fattah Abu Yusuf”.
Cioè completare le file nella preghiera in Jama’a in moschea.
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