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Guida Del Pellegrino

di Yacoub Roty

Traduzione a cura di 'Aisha Farina

L'importanza delle invocazioni

Prima di descrivere il tawâf d’arrivo a Makkah e il sa’y che lo segue, è necessario attirare l’attenzione sull’importanza di invocare Allah (SWT) durante il compimento degli atti rituali della ‘umra e del hajj.

 Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse infatti: «Il tawâf attorno alla Casa, il sa’y tra Safâ e Marwa e le lapidazioni delle jamarât sono stati istituiti per suscitare e instaurare l’invocazione di Dio (Dhikr Allah)» (Ibn Hanbal). Fare il dhikr significa ricordarsi di Allah (SWT), proclamare la Sua grandezza, tessere le Sue lodi, recitare la Sua Parola, rivolgerGli richieste e sforzarsi verso di Lui.

 Allah (che Egli sia esaltato) dice:

 ...InvocateMi, vi risponderò... (Corano XL. Al-Ghâfir, 60)

 La domanda del servitore è una prova di fede verso il suo Signore. Il Messaggero di Allah (s) disse: «La richiesta è un atto di adorazione» (Ibn Majah). La speranza riposta dal servitore nel suo Signore deve dunque essere totale, come la sua fede. E’ per questo che viene insegnato che l’uomo più soggetto a fallire è colui che compie il wuqûf ‘Arafât pensando che Allah (SWT) non gli accorderà il Suo perdono.

 Invocando il suo Signore, il servitore non deve né dare prova di fertile immaginazione né lanciarsi in un esercizio di stile. Colui che ha fame chiede semplicemente da mangiare, colui che annega chiede soccorso, colui che è favorito ringrazia, colui che ha peccato domanda perdono. Il Messaggero di Allah (s) preferiva le invocazioni concise, in cui l’essenziale è riassunto in poche parole. A un tale che gli chiedeva cosa dovesse dire durante le sue invocazioni, il Profeta (s) rispose: «Di’: Oh mio Dio, perdonami, fammi misericordia, proteggimi e accordami la sussistenza. Queste parole racchiudono per te i benefici di questa vita e della Vita futura» (Muslim).

 Durante il compimento dei riti, soprattutto durante il tawâf e il sa’y, colui che comprende l’arabo può ripetere le invocazioni della sua guida, o leggere quelle che gli vengono proposte in una delle numerose piccole raccolte che vengono stampate a tale scopo. Al contrario, chi non è arabofono farà bene ad evitare di lasciarsi assorbire dalla decifrazione di testi o di trascrizioni fonetiche che non capisce, ma si atterrà vantaggiosamente a fare dhikr ripetendo delle formule rituali che gli siano familiari, di cui capisca il significato e che gli permettano di rafforzare il suo stato di presenza dinanzi ad Allah (SWT).

 Le invocazioni consigliate dal Messaggero di Allah (s) sono semplici, essenziali. Ne menzioniamo alcune in questa piccola guida. Una trascrizione fonetica è aggiunta al testo per aiutare coloro che leggono l’arabo con difficoltà ad apprenderle più facilmente. Ma, in effetti, queste invocazioni sono composte da formule rituali conosciute da tutti i Musulmani.

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