| Le Madri dei Credenti (che Allah sia soddisfatto di loro) Traduzione
            di Umm Yahya 'Aisha Farina | 
| SAWDAH BINT ZAM'AH (che Allah l'Altissimo sia soddisfatto di lei) Era
            passato quasi un anno dalla morte di Khadijah (r). Khawlah, la
            moglie di 'Uthman ibn Maz'un, che si era presa cura delle necessità
            della famiglia del Profeta (s), un giorno gli suggerì di prendere
            un'altra moglie. Quando egli chiese chi gli consigliasse, ella
            rispose: "O 'Aisha, la figlia di Abu Bakr (r), o Sawdah, la
            figlia di Zam'ah (r)". Il
            matrimonio con la giovane 'Aisha (r), che allora aveva solo 6 anni,
            verrà poi celebrato tra il Profeta (s) e il padre di lei, Abu Bakr
            (r), ma colei che diventerà in seguito 'la sposa prediletta'
            continuerà ancora per tre anni a rimanere a casa dei suoi genitori,
            ed entrerà nella dimora del suo sposo dopo l'Hijrah, a Madinah. Per
            ciò che riguarda Sawdah (r), che era stata una delle prime
            Credenti, ella era rimasta da poco vedova e aveva quasi 30 anni. Il
            suo primo marito, Sakran, fratello di Suhayl, l'aveva portata con sé
            in Abissinia, ed erano stati tra i primi a tornare a Makkah, ma, non
            molto tempo dopo il loro ritorno, Sakran era morto. La coppia aveva
            avuto un figlio, 'AbdurRahman, che in seguito sarebbe morto martire
            sulla Via di Allah (SWT). La
            risposta di Sawdah (r) alla proposta del Profeta (s), riferitale da
            Khawlah, fu: "Sono al tuo servizio, o Mes-saggero di
            Allah!". Il
            suo wali (tutore) fu il fratellastro Hatis, anche lui tornato da
            poco dall'Abissinia. Correva l'anno 619. Più
            che mai ciò doveva apparire come il necessario contrappeso alla
            situazione 'esterna', che vedeva i Musulmani vessati dall'ostilità
            crescente dei pagani meccani. Questa
            oasi , situata a circa 400 km a nord di Makkah, era allora abitata
            da cinque piccole tribù costantemen-te in lotta tra loro, tre delle
            quali formate da Ebrei, e le altre due da pagani, che però
            cominciavano ad essere toccati dal messaggio monoteista. Negli anni
            621 e 622, in occasione dell'Hajj (Pellegrinaggio), un grande numero
            di Medinesi conclusero con Muhammad (s) il 'Patto di Aqaba', col
            quale promettevano al Profeta (s) la protezione e lo invitavano come
            arbitro delle loro divergenze nella città. Sawdah
            (r) prese possesso dell'appartamento costruito per lei accanto alla
            moschea, una modesta capanna di argilla con un tetto di foglie di
            palma. E'
            là che, uno o due anni più tardi, avrebbe accolto la piccola 'Aisha
            (r) con affetto quasi materno. La giovane sposa l'avrebbe
            contraccambiata, restandole per tutta la vita molto affezionata. I
            loro rapporti, infatti, non furono mai toccati dalla gelosia o dalla
            concorrenza. Secondo quanto ci narrano le fonti più antiche, Sawdah
            (r) ci appare accettare di buon grado il suo ruolo 'tutelare' e di
            'secondo piano' in una casa animata dalla vivacità di altre giovani
            co-spose. Sawdah (r) non è mai tra le 'litiganti' nei piccoli
            conflitti inevitabili tra le varie mogli del Profeta (s), ma, al
            contrario, si può vedere in lei un fattore di pace e di
            conciliazione. La
            Tradizione (Sunnah) ci racconta l'episodio di un suo ripudio da
            parte del Profeta (s). Alcune fonti pongo-no questo avvenimento
            nell'anno 8 dell'Hijrah, ma at-Tabari lo situa molto prima, legato
            ad un avvenimento preciso: la battaglia di Badr, durante la quale
            Sawdah (r) perse, in campo nemico, il padre Zam'ah e i suoi due
            fratelli, ancora pagani. Il
            Profeta (s), vedendola piangere i suoi cari, fu rattristato, ma la
            sua compassione si mutò in irritazione quando la sentì parlare ai
            prigionieri meccani, rimproverandoli per la loro mancanza di
            coraggio e valore. Le
            disse allora: "O Sawdah!
            Tu inciti gli infedeli contro Allah e il Suo Profeta!",
            quindi la divorziò e tornò a casa di 'Aisha (r). Al
            rammarico per la perdita dei suoi parenti, si aggiunse quindi per
            Sawdah (r) quello conseguente al ripu-dio da parte del suo sposo. La
            giovane 'Aisha (r) prese immediatamente le parti di Sawdah (r). Il
            Profeta (s) accettò, e Sawdah (r) divenne da quel momento una sorta
            di 'sposa onorifica'. Alcuni
            commentatori del Sublime Corano ricollegano a questo episodio la
            Rivelazione delle Parole di Allah (SWT): Corano
            IV An-Nisa' (Le Donne), 128 Sawdah
            (r), in effetti, sopravvisse al Profeta (s), morendo, secondo alcune
            fonti, nell'anno 54 dell'Hijrah (674).  Queste
            qualità la resero amata e rispettata nella casa del Profeta (s),
            dove fu un fattore di armonia, e dove seppe meritarsi quel ruolo da
            lei rivendicato di 'sposa del Profeta (s) in questo mondo e
            nell'Altro'. | 
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