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Guida al Matrimonio Islamico

Associazione degli Studenti Musulmani di Stati Uniti & Canada

Traduzione di UMM USAMA

La cerimonia nuziale

Il matrimonio nell'Islam è molto di più della relazione tra l'uomo e la donna; è un avvenimento che riguarda le loro due famiglie e la Ummah in generale. Di conseguenza le due famiglie e la Ummah sono coinvolte nella cerimonia. I principali requisiti di questa cerimonia sono semplici: un accordo pubblico ('aqd - contratto) alla presenza di testimoni. Tuttavia, per coinvolgere le due famiglie e la comunità Islamica, è Sunnah aggiungere un ricevimento.

 

Il contratto matrimoniale

 Per concludere il contratto matrimoniale e svolgere la cerimonia, sono necessari i seguenti elementi:

 

Il Wali (tutore)

 Un Wali della sposa che la rappresenti nella conclusione dell''aqd è necessario[1]. Il Wali è un parente maschio, suo tutore (guardiano) fino a che non sia sposata. Il padre, se presente, è il Wali;  tuttavia, se egli non esiste o non è presente, il Wali è un fratello, zio, nonno, ecc. Se nessun Wali è presente, il governante Musulmano o il giudice Musulmano funge da Wali. Se questi non esistono (per esempio in occidente) il Wali dovrebbe essere un membro della Ummah degno di fiducia.

 La presenza del Wali viene richiesta, poiché il Profeta (s) disse: "Il matrimonio non è valido senza un wali" (trasmesso da Tirmidhi e Abu Dawud; è autentico). Tirmidhi aggiunse: vi sono pronunciamenti simili narrati da 'Aisha (r), Abu Hurayra (r), Imran ibn Hussayn (r) e Anas (r).

Abu Hurayra (r) riferì che il Profeta (s) disse: "Una donna non può rappresentarne un'altra per concludere un contratto matrimoniale, e una donna non può concludere il proprio contratto matrimoniale (da sola)" (Ibn Maja e Daraqutni).

 In ogni caso, il Wali deve essere Musulmano, poiché Allah (SWT) dice:

 …Allah non concederà ai miscredenti (alcun) mezzo (di vittoria, di autorità) sui credenti (Corano IV. An-Nisa', 141)

   

L'offerta e l'accettazione

 Sia l'offerta che l'accettazione dovrebbero essere esplicite nel menzionare la parola 'matrimonio' o ogni altra parola in qualsiasi lingua che esplicitamente significhi 'nozze', e che sia compresa da entrambe le parti. Inoltre, l'offerta e l'accettazione dovrebbero essere fatte nella medesima occasione.

   

Il consenso della sposa

 La sposa deve essere consenziente nel far concludere il matrimonio al suo wali. Tale consenso dovrebbe essere specifico sia riguardo allo sposare quello specifico uomo, sia riguardo a tutte le altre condizioni ('clausole' dell' 'aqd), se ve ne siano.

Una sposa vergine, che si è portati a ritenere timida, può dare un consenso implicito rimanendo in silenzio quando le viene chiesto se accetti di unirsi in matrimonio ad una data persona, se tale consenso implicito viene dato ad un wali parente.

Tuttavia, è necessario il consenso esplicito di una vedova o una divorziata, cioè esse debbono rispondere affermativamente, e non semplicemente stare zitte.

   

I testimoni

 Sono necessari almeno due testimoni Musulmani maschi, oppure un uomo Musulmano e due donne Musulmane. Tutti debbono aver raggiunto la pubertà ed avere un buon carattere.

 

 Il Mahr (o Sadaq)

 Il Mahr o Sadaq è un obbligatorio dono di matrimonio (dote) che lo sposo dà alla sposa. Rappresenta il suo impegno a farsi carico di tutte le spese inclusi i bisogni personali della sposa. Allah (SWT) dice:

 E date alle vostre spose la loro dote.

                                                                (Corano IV. An-Nisa', 4)

 La Sadaq può essere in denaro o in natura, ma dovrebbe essere specificato nel contratto in cosa e in quanto consiste. Tuttavia, la Sadaq può essere interamente pagata al momento (o prima) del contratto, oppure parte del pagamento può essere posticipata ad una data definita o indefinita, oppure ancora può essere totalmente posticipata.

Ciò che viene rimandato a data indefinita deve essere pagato in caso di divorzio o morte. Il valore del Mahr può essere qualsiasi cifra.

   

La procedura

 La procedura è di solito la seguente:

 1)       I testimoni e gli ospiti si siedono

 2)       Il wali della sposa e lo sposo siedono l'uno di fronte all'altro, vicini ai testimoni così che questi possano vederli e udirli[2]

 3)       Un uomo erudito pronuncia un breve discorso cerimoniale sul significato del matrimonio (un modello del quale è dato alla fine di questo opuscolo)

 4)       Poi il wali della sposa si rivolge allo sposo dicendo:

 "Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo. La Lode spetta ad Allah, Signore dei Mondi; che la preghiera e la pace siano sul Profeta Muhammad, su tutta la sua Famiglia e su tutti i suoi Compagni.

Ti do in sposa mia figlia (sorella, nipote, ecc.), …..(menzionando il nome completo della sposa), che io rappresento, in accordo con la Shari'ah Islamica e la Sunnah del Messaggero di Allah (s), e per la Sadaq tra noi stabilita (si possono menzionare dettagli della sadaq e del metodo di pagamento).

 5)       Lo sposo risponde:

"Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo. La Lode spetta ad  Allah, il Signore dei Mondi; che la preghiera e la pace siano sul Profeta Muhammad, su tutta la sua Famiglia e su tutti i suoi Compagni.

Io accetto di sposare la donna che tu rappresenti,…….(menzionando il nome completo della sposa), in accordo con la Shari'ah Islamica e la Sunnah del Messaggero di Allah (s), e per la sadaq tra noi stabilita (si possono menzionare dettagli della sadaq e del metodo di pagamento).

 Il contratto viene messo per iscritto. L'offerta e l'accettazione devono essere dichiarate alla presenza dei testimoni, ed Allah (SWT) è il Migliore dei Testimoni.

Con questo, l' 'aqd è concluso e l'uomo e la donna sono marito e moglie.

   

La festa di nozze (al-Walimah)

 Per rendere pubblico il matrimonio, si raccomanda di offrire una festa di nozze (al-walimah), durante la quale venga offerto del cibo.

Anas riferì: «Il Profeta (s) vide una traccia di giallo[3] su 'AbdurRahman e chiese: "Cos'è questo?". Egli rispose: "Mi sono sposato". Allora il Profeta (s) disse: "Possa Allah rendere questa una benedizione per te. Fai una walimah, anche se con una sola pecora"» (trasmesso da Bukhari, Muslim, Tirmidhi, Nisa'i, Abu Dawud e Malik).

Sebbene una festa sia raccomandata, l'annuncio del matrimonio in sé è una Sunnah del Profeta (s). 'Aisha (r) tramandò che il Profeta (s) disse: "Annuncia questo matrimonio e celebralo nelle moschee, e batti i tamburi quando lo celebri".

Dal momento che il matrimonio è un evento estremamente lieto per l'intero vicinato Musulmano, è permesso battere i tamburi e cantare canzoncine religiose (an-nashid), anzi ciò è raccomandato[4].

 'Aisha (r) riferì anche: "Accompagnammo una donna al suo matrimonio con un uomo degli Ansar. Il Profeta (s) disse: "'Aisha, non avete alcun intrattenimento? Agli Ansar piace l'intrattenimento"" (Riferito da Bukhari).

 Inoltre, Muhammad ibn Hatib (r) riferì che il Profeta (s) disse: "La distinzione tra (ciò che è) halal e (ciò che è) haram è il tamburo e il suono (cioè la pubblicità data all'evento)" (trasmesso da Tirmidhi e Nisa'i).

 Tuttavia, questa festa (ovviamente!) non deve violare nessuna regola Islamica. Gli uomini e le donne che vi partecipano, dunque, non devono sedersi mischiati. Le donne debbono rispettare le regole dell'Hijab[5].

I canti debbono essere esclusivamente quelli religiosi, casti, e la 'musica' solo il suono dei tamburi. Ogni altro strumento musicale è illecito, così come le danze.

 Inoltre, la festa non deve gravare in modo eccessivo sulle finanze dello sposo.

 Infine, il matrimonio è un'occasione nella quale è Sunnah che parenti ed amici offrano doni alla nuova famiglia. Abu Hurayra (r) riferì che il Profeta (s) invitò a scambiarsi doni.

 I parenti e le donne presenti si congratulano con la sposa; anche allo sposo vengono fatte le congratulazioni da altri uomini. La migliore delle congratulazioni è quella che, come riferitoci da Abu Hurayra (r), era solito rivolgere agli sposi novelli il Messaggero di Allah (s): "Possa Allah renderlo una benedizione per voi e una benedizione a voi e vi ponga accanto a tutto ciò che è buono" (riportato da Tirmidhi, Abu Dawud, Hakim; è corretto, e con esso concorda anche Thahabi).


[1] Abu Hanifa e Abu Yusuf non considerano obbligatoria, ma solo 'raccomandabile', la presenza del wali in rappresentanza della sposa.

[2] Tenersi per la mano destra non fa parte della cerimonia, ma è un'usanza locale in alcuni Paesi Musulmani

[3] il residuo del profumo che si usava mettere in occasioni gioiose

[4] naturalmente gli uomini possono cantare liberamente 'an-nashid', mentre le donne possono farlo solo se si trovano in una sala separata e lontana (o insonorizzata), dove gli uomini non possano sentirle cantare

[5]le donne possono rimanere senza velo, truccarsi, ecc. solo quando si trovano in una sala separata (da quella degli uomini) per fare festa con la sposa

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