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Vita del Profeta Muhammad

Su di lui Pace e benedizione

di Hamza Piccardo

La punizione dei Bani Qurayzah

Narra Ibn Ishaq che all’indomani della fine dell’assedio l’Angelo Gabriele (pace su di lui) comparve all’Inviato di Allah (pbsl) e lo invitò a concludere la sua campagna contro i coalizzati regolando i conti con i Bani Qurayzah.

Nel giro di poche ore gli stessi uomini che avevano presidiato il fossato si ritrovarono in armi attorno alle fortezze della tribù ebrea.

Dopo venticinque giorni di assedio, indebolitii dai dissidi interni capitolarono e aprirono le porte. Il Profeta stabilì che fossero giudicati da uno dei loro antichi alleati, Sad ibn Mu-dh il capo degli Aws di Medina, e secondo le loro stesse leggi. Recita il Deuteronomio XX,10-15:ò Quando ti avvicinerai ad una città per assalirla, proponile prima la pace. Se l’accetta e ti apre le porte, tutto il suo popolo ti sia tributario e soggetto. Ma se essa rifiuta la pace e comincia a farti guerra assediala. Il Signore, Iddio tuo, te la darà nelle mani e allora metti a fil di spada tutti i maschi; ma le donne, i bambini, il bestiame e tutto ciò che sarà nella città , tutto quanto il suo bottino, portalo via con te e goditi il bottino dei tuoi nemici, che il Signore, Iddio tuo, ti avrà dato." Così avvenne.

Recita il Libro Sublime di Allah:

"Ha fatto uscire dalle loro fortezze coloro, fra la gente del Libro, che avevano spalleggiato i coalizzati ed ha messo il panico nei loro cuori. Ne uccideste una parte e un’altra parte la faceste prigioniera" (Corano XXXIII,26).

    

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