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Islam è Pace

A cura di Dr. Mujahed Badaoui

LA PACE NEL MONDO

Il conseguimento della pace universale rappresenta il corollario dei capitoli precedenti: la pace nella coscienza, nella famiglia, nella società e nella giustizia; tratteremo questo argomento alla luce della concezione islamica dell’universo e della pace, così come sono presenti nell’Islam. La concezione islamica della vita indice che essa è intesa come un’unità organica, come Dio ha detto nel Corano:

«Come potete essere ingrati nei confronti di Dio, quando eravate morti ed Egli vi ha dato 1a vita? Poi vi farà morire e vi riporterà alla vita, e poi a Lui sarete ricondotti», (Corano, 2:28).

L’uomo ha infatti una consistenza sia fisica che spirituale: è un insieme di materia e di spirito capace di sviluppo e che necessita di particolari cure ed attenzioni; Dio ha detto nel Corano:

«Per l’anima e Chi l’ha formata armoniosamente, ispirandole l’empietà e 1a devozione, In verità, ha successo chi 1a purifica, è perduto chi la corrompe», (Corano, 91:7-10).

Questa prospettiva conferma l’unità di tutti gli uomini sono religioni e dì tutti i credenti, proprio perché tutti gli uomini sono stati creati da Dio e saranno da Dio sottoposti al medesimo giudizio; secondo essa l’Islam è una religione definita, che conferma le rivelazioni divine precedenti e le include. Per questa ragione i musulmani sentono una grande responsabilità nei confronti dell’umanità, proprio perché devono realizzare la pace sulla terra, nel loro intimo, nelle loro famiglie e nelle società, secondo gli insegnamenti divini; la pace è fondata sul riconoscimento dell’unicità e dell’onnipotenza di Dio, sull’impegno nel far trionfare la giustizia, l’eguaglianza, la libertà, e sul conseguimento dell’equilibrio sociale basato sulla cooperazione fra gli uomini, secondo gli insegnamenti divini l’Islam suggerisce ai credenti la moderazione, che è una via di mezzo tra gli estremismi, e pertanto rappresenta il fulcro su cui si bilanciano le norme religiose ed il comportamento dei credenti; l’Islam non è una religione arbitraria che si prefigge di costringere anche gli altri ad adottarla, anche se, per il credente, essa rappresenta la rivelazione divina finale e completa:

«Non c’è costrizione nella religione, La retta via ben si distingue dall’errore…», (Corano, 2:256).

L’Islam esorta infatti ad una totale tolleranza, che include tutti gli esseri umani, e tramite la quale l’umanità è al riparo da ogni comportamento discriminatorio. Il musulmano è chiamato a difendere ogni uomo dall’inganno e dal materialismo; gli viene ordinato di difendere la libertà di pensiero e di scelta ma, contemporaneamente, anche di invitare gli altri alla fede, con il proprio esempio e la propria parola, questo sforzo o impegno per stabilire la sovranità di Dio e la Sua giustizia nella società, è chiamato «Jihad», ma non ha nulla a che vedere con il termine occidentale «guerra santa», poiché significa invece sforzo ed impegno ad emancipare gli uomini dai loro oppressori, e stabilire dei diritti garantiti nella loro pienezza a tutto il genere umano. Dio dice nel Corano:

«Coloro che credono combattono per la causa di Dio, mentre coloro che rigettano la fede, combattono per la causa del male…», (Corano, 4:76).

La dottrina islamica è rivoluzionaria, e rappresenta la lotta contro l’egoismo dell’uomo, contro l’ingiustizia e contro i pregiudizi politici, economici, razziali e religioni; è l’impegno per stabilire la vera pace tra le nazioni, nelle quali l’Islam mira al ristabilimento della dignità dell’uomo ed alla sua emancipazione dalla schiavitù, sia di altri uomini, sia delle passioni e delle ideologie.

Lo spirito che è alla base della dottrina islamica mira a difendere l’uomo da ogni comportamento criminale, quale la discriminazione di qualsiasi tipo, ed incoraggia il mutuo rispetto, l’amicizia e la pietà tra gli esseri umani; purifica l’atmosfera sociale contaminata da ideologie e comportamenti contrari agli insegnamenti religiosi e traspare nei principi e nella dottrina così espressi dal Corano:

«O uomini! Vi abbiamo creato da un maschio e da una femmina ed abbiamo fatto di voi popoli e tribù affinché vi conosceste a vicenda Presso Dio, il più nobile di voi è colui che più lo teme», (Corano, 49:13).

Il musulmano è chiamato ad adoperarsi affinché o principi morali che egli applica nel suo comportamento siano il fine a cui tutti debbano tendere; questa aspirazione è la miglior testimonianza che il trionfo del bene sul male, ossia la pace universale, è un traguardo raggiungibile. Nell’applicazione della giurisprudenza islamica, codificata nel Corano e nella Tradizione del Profeta Muhammad, viene evidenziata la grande differenza esistente fra il sistema legislativo prescritto da Dio alle Sue creatura ed un sistema elaborato dall’uomo; inoltre balza immediatamente in grande risalto ciò che l’uomo ha perso nel corso della storia, non avendo che quello che egli desidera per se stesso sia migliore di quello che Dio desidera per lui. L’adoperarsi per la realizzazione concreta degli ideali espressi dall’Islam altro non è che la realizzazione pratica dello sforzo a cui tutti i credenti devono tendere, finalizzato al conseguimento della pace universale ed al trionfo del bene su tutto la terra.

E la lode appartiene a Dio, il Signore dell’Universo.

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