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La Storia dei Profeti

Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo

Muhammad (pace e benedizione su di lui)

La nascita di Muhammad (*)

Le prime generazioni dei discendenti di Ismaele (pace su di lui), praticavano la Religione di Abramo e di Ismaele (pace su di loro) : l’Islam. Con il passar del tempo la gente ritornò all’idolatria ed avevano costruito attorno alla Ka’bah altre divinità (360 idoli), la Mecca ormai era diventata un luogo di idolatria e di commercio.

Allora il vice re dello Yemen (Abrahah), decise di demolire la Nobile Ka’bah e di cambiare il luogo dove fare il pellegrinaggio: a Sanà, capitale dello Yemen, dove lui aveva fatto costruire una basilica.

Allah non gli e lo permise. Abrahah, marciò dallo Yemen fino alla Mecca con un’armata dotata di elefanti da guerra, ed Allah mandò stormi di uccelli contro Abrahah e i suoi, che si trovarono investiti da una pioggia di pietre, e morirono tutti.

Tutto questo avvenne nell’anno in cui è nato Muhammad (* pace e benedizione su di lui).

 Molti anni dopo i musulmani distrussero gli idoli fabbricati, per pregare l’unico vero Dio (Allah).

“Non hai visto come agì il tuo Signore con quelli dell’elefante? Non fece fallire le loro astuzie? Mandò contro di loro stormi di uccelli lancianti su di loro pietre di argilla indurita. Li ridusse come pula svuotata”.

(Sura CV, V. 1/5)

 Muhammad ibn Abdallah ibn Abd El Muttalib (*pace e benedizione su di lui) nacque nel 570 (o 571) d.c. da Abdullah ben Abdu-l-Muttalib e da Amina bintu Uahb (morta nel 576). Il padre Abdullah, del clan Hascimiti, della tribù dei Coreisciti, morì alcuni mesi prima che Muhammad (*) vedesse la luce.

 Di Muhammad (*) bambino si conosce poco. Attingendo dalle fonti più antiche, Amina (o Aminah) era consapevole di aspettare un bambino, che da grande avrebbe avuto un ruolo fondamentale per il genere umano.

Sapeva Aminah (che Dio sia compiaciuto di lei) di avere in sé una luce, che un giorno brillò così forte, che la donna vide i castelli di Bostra in Siria.

Sentì una voce:

“Tu porti in grembo il signore di questo popolo, e quando sarà nato dirai: ‘io lo pongo sotto la protezione dell’Unico, contro il male di ogni invidioso’; quindi gli darai il nome di Muhammad”.

 Il Sigillo dei Profeti “Khàtem al-nabiyyìn” o “Khàtem al-anbiyà” disse da adulto:

“Il mio nome sulla terra è Muhammad, in cielo Ahmad”(*).

 Il nome significa “Molto lodato” e fra questi, c’è il nome “Moustafa”, “Mahmoud” , “Ta-Ha” e molti altri.

 Il nonno Abdul Muttalib (che Dio sia compiaciuto di lui) amava moltissimo Muhammad (*) che lo portò al Santuario e nella Casa di Dio per ringraziare Iddio l’Altissimo nostro Signore.

Lo difendeva sempre e diceva:

“Lasciate stare mio figlio -anche se lui era il nipote, importante come un figlio-. Perché in nome di Dio, il suo sarà un grande futuro”.

 Abdul Muttalib era molto buono e generoso, ed era Hanìf (puro credente) non pregava mai gli dei, come la maggior parte degli arabi di quei tempi, e trasmise questo anche al figlio Abdullah (che Dio sia compiaciuto di lui) e al nipote Muhammad (*).

Anche Abdullah pregava sempre ed aveva un buon carattere.

 Secondo le fonti antiche Allah scelse Abdul Muttalib, proprio il nonno del nostro Profeta (*) per scavare il pozzo di Zamzam, che si trova alla Mecca, dove scaturì l’acqua un tempo per Hajar e il figlio Ismaele (pace su di lui). Il pozzo era ormai completamente ricoperto e si trovava in un luogo pieno di dei, scavarlo per gli idolatri era un sacrilegio, ma Abdul Muttalib assieme al figlio Harith non si fermò, scavò il pozzo fino al punto di liberarlo da tutti i tesori ed altre cose.

Fece questo dopo aver udito nel sonno per ben quattro notti di seguito la stessa voce. L’ultimo sogno fu un ordine:

“Scava Zamzam. Scavalo e non te ne pentirai perché è la tua eredità, proveniente dal tuo più grande antenato. Esso non si seccherà mai, né mancherà di bagnare tutte le gole dei pellegrini”.

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