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Guida Del Pellegrino

di Yacoub Roty

Traduzione a cura di 'Aisha Farina

Le regole del wuqûf 'Arafât

‘Arafât è una larga e piatta vallata situata al di fuori del Territorio Sacro, a circa venti chilometri ad est di Makkah. E’ la stazione (wuqûf) in questo luogo, in stato di ihrâm e al momento richiesto, che costituisce l’hajj stesso. Il wuqûf ‘Arafât è una delle quattro basi (rukn) obbligatorie (wâjib mu’akkad) e insostituibili del pellegrinaggio.

 Condizioni di validità del wuqûf

 La validità del wuqûf ‘Arafât dipende da tre condizioni (shart). Il non rispetto di una sola di queste condizioni comporta irrimediabilmente la nullità del wuqûf e, in tal modo, invalida l’hajj. Queste condizioni sono le seguenti:

 = Essere in stato di sacralizzazione (ihrâm)

 = Effettuare il wuqûf all’interno dei limiti del territorio di ‘Arafât (vedere schema a pagina 5). Gli accampamenti messi a disposizione dei pellegrini sono su questo territorio, al contrario la parte anteriore della moschea di Namira si trova all’esterno di esso. Il pellegrino non deve dunque stazionare in questo luogo dopo avervi pregato.

 = Essere presente sul territorio di ‘Arafât dopo il tramonto del sole del giorno di ‘Arafât.

 Il wuqûf ‘Arafât comporta due parti: la stazione del giorno seguita dalla stazione della notte. Il tempo di validità della stazione del giorno, il 9 Dhû-l-hijja, comincia a partire dall’inizio di zawâl, cioè dall’inizio del tempo della preghiera del dhuhr, e dura fino al momento del tramonto del sole. Il tempo della stazione della notte comincia a partire dal tramonto del sole e termina al momento delle prime luci dell’alba autentica (fajr sâdiq), inizio del tempo della preghiera del subh del decimo giorno di Dhû-l-hijja.

 La stazione del giorno è necessaria (wâjib). Colui che manca o invalida questa stazione del giorno non ha distrutto il suo pellegrinaggio, ma deve compiere un sacrificio (hadî) in riparazione. La stazione della notte, invece, è obbligatoria (wâjib mu’akkad) e insostituibile. E’ essa che costituisce il momento chiave del pellegrinaggio. Colui che manca o che invalida questa stazione notturna ha distrutto il suo hajj.

 Il wuqûf, di giorno come di notte, è costituito come minimo da un istante di fermata serena.

 Quando i pellegrini hanno stazionato il wuqûf diurno e sono poi rimasti ancora qualche momento a stazionare dopo il tramonto del sole[1], ciò che corrisponde al wuqûf notturno, lasciano ‘Arafât e si dirigono verso Muzdalifa.


[1] E’ valido passare questo momento notturno anche se ci si trova già all’interno dell’autobus che si prepara per la prossima partenza, a condizione, certamente, che esso sia stazionato sul territorio di ‘Arafât. Il Messaggero di Allah (s) effettuò tutto il wuqûf rimanendo sulla sua cavalcatura.

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