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Guida Del Pellegrino

di Yacoub Roty

Traduzione a cura di 'Aisha Farina

Il giorno del sacrificio

Poco prima del sorgere del sole del 10 Dhû-l-hijja, il Messaggero di Allah (s) lasciò Muzdalifa e si diresse verso Minâ non smettendo di ripetere la talbiya. Al passaggio dell’ued Muhassir fece accelerare la sua cammella.

Giunto a Minâ, si diresse direttamente presso la più grande delle tre steli (al-Jamra al-‘aqaba) per lapidarla. Smise allora di pronunciare la talbiya e, sempre tenendosi sulla sua cavalcatura, lapidò dal fondo della valle, a un livello inferiore della stele, tenendo la qibla alla sua sinistra e Minâ alla sua destra. Lanciò successivamente sette piccole pietre pronunciando ogni volta il takbîr.

Poi compì il sacrificio e disse: «Io ho sacrificato qui, ma tutta Minâ è luogo di sacrificio. Sacrificate là dove siete accampati». Offrì cento cammelli, di cui sessantatrè sacrificati da lui personalmente. Un pezzo di carne di ogni cammello fu messo a cuocere in un paiolo. Il Messaggero di Allah (s) mangiò di questa carne e bevve di questo brodo.

Dopo aver sacrificato, si fece rasare i capelli cominciando dalla parte destra, dalla fronte alla nuca, poi fece lo stesso per la parte sinistra. Permise poi che le ciocche dei suoi capelli fossero distribuite a coloro che gli stavano intorno.

In questo Giorno del Sacrificio, il Messaggero di Allah (s) pronunciò una khutba che terminò dando l’addio ai fedeli; questo hajj fu allora chiamato “Il Pellegrinaggio d’Addio”.

‘Aisha (che Allah sia soddisfatto di lei) profumò l’abito dell’Inviato di Allah (s), che partì per Makkah prima della preghiera di dhuhr. Attese la notte per effettuare il tawâf al-ifâda, in groppa alla sua cammella. Poi si recò a bere al pozzo di Zamzam, fece una siesta e tornò a passare la notte a Minâ.

 Di ritorno a Minâ, al mattino del 10 Dhû-l-hijja, i pellegrini devono necessariamente (wâjib) effettuare in questo giorno le prime lapidazioni. Poi devono sacrificare gli animali che desiderano offrire, oltre a quelli eventualmente dovuti in riparazione, dopodiché radersi la testa o accorciare l’insieme dei capelli, poi recarsi a Makkah per compiere il tawâf al-ifâda, e quindi il sa’y se ancora lo devono fare. Il Messaggero di Allah (s), dopo aver lapidato, compì queste azioni in questo ordine il Giorno del Sacrificio, e tale è dunque l’eccellenza. Tuttavia ciascun pellegrino, dopo aver lapidato la stele maggiore, può effettuare questi riti in un ordine diverso e scaglionarli nel tempo in funzione delle sue forze, delle sue possibilità e dell’affluenza. Il compimento di questi atti è descritto in dettaglio nei capitoli seguenti.

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