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Guida Del Pellegrino

di Yacoub Roty

Traduzione a cura di 'Aisha Farina

Il taglio dei capelli

Il taglio dei capelli fa parte degli atti rituali della ‘umra e dell’hajj. Nella ‘umra, è il solo mezzo per desacralizzarsi, mentre nel pellegrinaggio è solo uno degli atti costitutivi del processo di desacralizzazione (vedere capitolo 30).

In una ‘umra, il taglio dei capelli viene eseguito dopo il sa’y. Nell’hajj, viene fatto dopo le lapidazioni del decimo giorno di Dhû-l-hijja e, preferibilmente, dopo aver sacrificato. Una espiazione (fidya) è dovuta se questo taglio è effettuato prima delle lapidazioni. Colui che ritardasse questo taglio fino al ritorno al proprio Paese, volontariamente o per dimenticanza, dovrebbe offrire un sacrificio, che non potrebbe d’altro canto far altro che compensare con dieci giorni di digiuno, poiché questo sacrificio può essere compiuto solo a Makkah (vedere capitolo 32).

 L’eccellenza, per l’uomo, è la rasatura (halq) completa dei capelli. L’accorciamento (taqsîr) è tuttavia valido, ma in questo caso tutti i capelli devono essere tagliati molto corti. In nessun caso questo accorciamento può consistere nel tagliare simbolicamente una piccola ciocca, come malauguratamente fanno sempre più spesso dei pellegrini. La superiorità della rasatura rispetto all’accorciamento è stata chiaramente indicata dal Messaggero di Allah (s), che infatti invocò in questi termini: «Oh mio Dio, perdona a coloro che si rasano». Dei Sahaba (r) aggiunsero: «E a coloro che accorciano». Il Messaggero di Allah (s) riprese: «Oh mio Dio, perdona a coloro che si rasano». I Compagni (r) ripeterono: «E a coloro che accorciano». Il Messaggero di Allah (s) disse di nuovo: «Oh mio Dio, perdona a coloro che si rasano». I Compagni (r) dissero ancora: «E a coloro che accorciano». Allora soltanto il Profeta (s) aggiunse: «E a coloro che accorciano». (Bukhârî)

La donna deve soltanto procedere all’accorciamento dell’insieme della sua capigliatura di circa 3 cm.

 Il pellegrino che segue il modo tamattu’ non ha alcun demerito se accorcia soltanto i capelli al termine della ‘umra, riservando la rasatura totale per la fine dell’hajj. Questo modo d’agire è inoltre una misura di sicurezza contro il rischio di insolazione corso da chi compisse il pellegrinaggio col cranio rasato.

 Il Messaggero di Allah (s) disse: «Per ogni capello tagliato ti viene accordata una buona azione e cancellata una colpa» (Tabarânî). Disse anche (s): «Quando ti rasi la testa, non cade al suolo nemmeno un capello senza che esso diventi una luce per te nel Giorno della Resurrezione» (Tabarânî).

 Per effettuare questa rasatura, è raccomandato rivolgersi alla qibla, cominciare dalla parte destra della testa, andando dalla fronte verso la nuca, e procedere poi allo stesso modo per la parte sinistra. Anche chi è calvo deve fare l’atto di passare il rasoio sulla testa.

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