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Le Madri dei Credenti

(che Allah sia soddisfatto di loro)

Traduzione di Umm Yahya 'Aisha Farina

Ramla bint Abi Sufyan

UMM HABIBAH

(che Allah l'Altissimo sia soddisfatto di lei)

Abu Sufyan, grande commerciante, membro del clan aristocratico degli Abu Manaf, dei Quraysh, si era segnalato fin dall'inizio della Rivelazione per la sua ostilità al Profeta (s). Dopo la battaglia di Badr, divenne il capo del partito anti-Musulmano.

Non meno celebre di Abu Sufyan era sua moglie, Hind, che assunse personalmente una parte attiva nelle prime battaglie anti-islamiche. Anni dopo, nel gennaio 630, fu sempre lei a recarsi dal Profeta (s) quale rap-presentante delle donne di Makkah che avevano deciso di accettare l'Islam dopo la riconquista della città da parte del Messaggero di Allah (s).

Il matrimonio del Profeta (s) con Ramla, detta Umm Habibah (r), figlia di Abu Sufyan e sorellastra di Mu'awiyya, si raffigura così come un 'momento di transizione' tra l'opposizione armata dei Meccani e la loro successiva alleanza e conversione alla Religione di Allah (SWT).

Più precisamente ancora, si situa nel periodo successivo ai negoziati conosciuti sotto il nome di 'Patto di Hudhaybiyyah', che, nel marzo 628, segnò una tregua delle ostilità tra i Meccani ancora idolatri ed i Medine-si Musulmani.

Nonostante la violazione del Patto, vennero mantenuti dei 'negoziati paralleli', e alcune fonti riferiscono che in occasione del matrimonio della figlia Abu Sufyan ebbe dei contatti con il nuovo genero, il Messaggero di Allah (s). E' così, infatti, che gli storici interpretano il fatto che il Profeta (s), durante la conquista di Makkah, ordinò esplicitamente di risparmiare la casa e i beni di Abu Sufyan.

 Ma il capo del partito meccano non poteva certo contare sull'appoggio della figlia, all'epoca del matrimonio di questa. Al contrario! La giovane aveva già da tempo affermato la sua libertà religiosa e il suo diritto di scelta, ed aveva sfidato il padre con la conversione all'Islam.

Questa conversione aveva avuto luogo assai prima dell'Hijrah da Makkah a Madinah.

Umm Habibah (r), che era allora sposata con 'Ubayd Allah ibn Jahsh - il quale era sempre stato considerato come un 'hanif' per aver rotto con l'idolatria - aveva fatto parte del gruppo di Credenti che, per fuggire alle persecuzioni degli idolatri Meccani, emigrarono in Abissinia.

Secondo alcuni storici, come ad esempio Ibn Hisham, laggiù 'Ubayd Allah si era convertito al Cristianesimo. Questo aveva profondamente addolorato Umm Habibah (r), che aveva mantenuto la sua fede nell'Islam ed era rimasta a vivere nel Paese africano, sotto la protezione del Negus.

Dopo la morte di 'Ubayd Allah, avvenuta a causa dell'alcool, il Profeta Muhammad (s), che nel frattempo era emigrato a Madinah, scrisse al Negus chiedendogli di fargli da procuratore per il matrimonio con Umm Habibah (r), se questa avesse acconsentito.

Il Messaggero di Allah (s) non inviò direttamente a lei nessun messaggio, ma la donna fece un sogno nel quale qualcuno, avvicinandola, le si rivolgeva chiamandola 'Madre dei Credenti', espressione a cui attribuì il significato che sarebbe divenuta una delle mogli del Profeta (s). Il giorno dopo, infatti, le fu recapitato il messaggio del Negus a conferma del suo sogno; ella (r) scelse Khalid ibn Sa'id, suo parente, come tutore per il matrimonio, e questi, insieme al Negus, ratificò solennemente il patto alla presenza dei Musulmani che vivevano ancora lì.

Il sovrano d'Abissinia diede anche il festino nuziale nel suo palazzo. Il 'mahr' della sposa del Profeta (s) ammontava a 400 dirham, oltre al corredo.

 Umm Habibah (r) compì il viaggio verso Madinah insieme agli altri Musulmani che ancora vivevano in Abissinia, poiché il Profeta (s) aveva fatto loro sapere che era tempo di rientrare nell'Hijaz.

La nuova sposa giunse a Madinah nell'anno 7 dell'Hijrah (628). Il Profeta (s), che aveva da poco conquistato l'oasi ebraica di Khaybar, accolse con ogni premura la nuova moglie. Umm Habibah (r) aveva 35 anni e, secondo la lista fornita da Tabari (che è una delle più sicure) fu la decima e penultima sposa del Messaggero di Allah (s).

 Poco tempo dopo il suo arrivo a Madinah (r), i Meccani idolatri ruppero l'armistizio firmato a Hudhay-biyyah, e Abu Sufyan fu inviato a Madinah per cercare di ottenere da Muhammad (s) un rafforzamento del patto, prolungando la sua durata.

Il Profeta (s) rispose negativamente; Abu Sufyan si recò allora a casa della figlia, sperando di ottenere il suo appoggio.

Non si vedevano da 15 anni.

Il miglior posto per mettersi a sedere era il tappeto del Profeta (s), ma, mentre Abu Sufyan stava per prendere posto, Umm Habibah (r) lo tolse velocemente e lo ripiegò. "Figliola" esclamò "questo tappeto è troppo buono per me a tuo parere, o sono troppo buono per esso?". "E' il tappeto del Profeta (s)" rispose la donna "e tu sei un idolatra, un uomo impuro. Padre mio, sei il migliore dei Quraysh e il loro capo. Come mai non sei entrato nell'Islam e adori pietre che né sentono né vedono?".

Si può ben capire perché Abu Sufyan, il cui cuore non era ancora stato illuminato dalla luce della fede, preferì lasciare la casa della figlia per andare da Abu Bakr (r) a continuare la missione politica a lui affidata dai Meccani!…

 Alla morte del Profeta (s), Umm Habibah (r) ebbe un importante ruolo sociale all'interno del gruppo delle Madri dei Credenti (r).

Era infatti la cugina di 'Uthman ibn Affan (r), che divenne Califfo nel 644.

Ed è proprio alla cugina, in effetti, che 'Uthman (r), durante una grave malattia, volle confidare le sue ultime volontà e il nome del successore da lui designato. Egli redasse per questo un documento che consegnò ad Hamran ibn Aban, uno schiavo affrancato, perché lo portasse segretamente alla Madre dei Credenti (r). Ma il messaggero tradì il suo incarico e il contenuto del testo fu conosciuto, con grande dolore da parte del Califfo (r) che, ripresosi dalla malattia, fece frustare il traditore e lo esiliò a Bassora.

Durante il periodo di 'fitna' che seguì, mentre il Califfo (r) veniva contestato apertamente nelle strade di Madinah, Umm Habibah (r) fece tutto quanto poté per sostenere suo cugino. Quando 'Uthman (r) venne assediato nella sua stessa casa, mentre Safiyyah (r) gli faceva pervenire dei viveri, Umm Habibah (r) si fece strada attraverso la folla per andare ad aiutarlo.

Dopo il tragico assassinio di 'Uthman (r), nell'anno 35 dell'Hijrah (655), seguì un periodo funesto, durante il quale molti Umayyadi si rifugiarono in Siria o a Makkah, mentre altri cercarono rifugio presso Umm Habibah (r). Ella ne accolse e ne protesse un gran numero e, con la coraggiosa Na'ilah, vedova del Califfo assassinato, fece del suo meglio per aiutarli.

 Umm Habibah (r) morì poco prima di 'Aisha (r).

Le spose del Profeta (s) furono sotterrate l'una accanto all'altra, nel cimitero di al-Baqi.

 Che Allah l'Altissimo sia soddisfatto di lei!

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