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Vita del Profeta Muhammad

Su di lui Pace e benedizione

di Hamza Piccardo

Hunayn e Tabuk

Hunayn è una valle situata tra Mecca e T-’if in cui ebbe luogo una famosa battaglia nell’VIII anno dall’Hegira.

Essa avvenne dopo la conquista di Mecca e fu un tentativo dei pagani di rovesciare la situazione che volgeva a favore dei credenti. Questi ultimi erano tra i dieci e i sedicimila uomini (a seconda delle diverse tradizioni) ed erano molto sicuri di sé; questa sicurezza li ingannò e l’armata dell’Inviato di Allah (pbsl) rischiò di subire l’accorta strategia del nemico e di essere travolta. Le sorti della battaglia furono decise dallo stesso Muhammad (pbsl) che riuscì ad arrestare la rotta dei suoi richiamandoli a sé. I credenti ritrovarono il coraggio e ritornarono alla lotta ottenendo una sofferta vittoria. Il Santo Corano accenna così a questo episodio: "Certamente Allah vi ha soccorsi in molti luoghi, come nel giorno di Hunayn, quando eravate tronfi del vostro numero - ma non servì a nulla e la terra, per quanto vasta, vi sembrava angusta: volgeste le spalle e fuggiste" (Corano IX,25).

Qualche tempo dopo il Profeta (pbsl) decise di intraprendere una campagna contro i Bizantini, i cui movimenti alla frontiera sembravano preparare un’azione nella penisola arabica.

Nonostante gli sforzi personali di molti (Uthman ibn Affan armò ed equipaggiò diecimila combattenti a cavallo), la preparazione della spedizione si scontrò con molte difficoltà sia di ordine personale che finanziario ed è nota come la "leva difficoltosa".

Volgeva la fine dell’estate, a Medina faceva un gran caldo e la città era ridotta allo stremo a causa di una carestia. La gente attendeva con impazienza la raccolta dei datteri e la tensione psicologica che aveva sostenuto i credenti fino alla conquista di Mecca era notevolmente calata. Ci furono molte proteste più o meno palesi e solo una precisa rivelazione ne ebbe ragione . Molti chiesero di essere esentati dal partecipare e il Profeta (pbsl) diede loro il permesso di restare. Quando infine la spedizione partì, calura e tribolazioni accompagnarono i credenti fino alla fonte di Tabžk, dove l’armata si attestò per poi ripiegare quando il Profeta (pbsl) si convinse che l’esercito imperiale non aveva nessuna intenzione di attaccare l’Arabia e Medina.

    

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