Il
primo viaggio in Egitto
E’
stato nel 1996, quando non ero ancora convertito, e ci sono andato
con amici egiziani cristiani ortodossi fra questi Emad. Erano anni
che volevo visitare il paese dei Faraoni, -non era ancora esplosa
qui in Italia la passione per i Faraoni, fenomeno che si verifica
puntualmente ogni 15 o 20 anni-. Era in Agosto quando partii per
l’Egitto e aspettavo con impazienza il grande momento. Ricordo che
sorpresi gli egiziani che stavano nel mio stesso Hotel parlando un
po’ d’arabo, la lingua del Corano. “Sei egiziano, o figlio di
madre italiana e padre egiziano?” mi domandavano, e quando
scoprirono che sono italiano e parlavo un po’ d’arabo senza un
motivo particolare rimasero davvero sorpresi. Il caldo in Egitto era
meno insopportabile di quello umido italiano. Ad
Alessandria mi sentii come a casa, perché mi ricordava Napoli,
sia per il clima che per la disponibilità della gente.
Alessandria? Amo
molto questa città, di più del Cairo -così caotica ed
irrespirabile-. Ad Alessandria c’è sempre l’aria che proviene
dal mare. Il mare, così pieno di gente allegra. E’ bello stare
con gli amici seduti vicino al mare, mangiare il pesce, le falafel.
“Sei egiziano?” mi chiese il piccolo Moustafa, “no, sono
italiano” gli risposi, non ci credeva, forse perché nel mare ero
l’unico straniero in mezzo a loro. Gli stranieri preferiscono il
mare di Sharm el Sheikh o quello di Urgada, non vanno al mare di
Alessandria, preferiscono visitare la città per poi spostarsi. Una
sera mi fermai in un locale all’aperto e mangiai il koshari
ammirando il tramonto.
Interessante fu
la differenza tra il mondo cristiano e quello musulmano, ricordo che
contestai il fatto che le moschee erano molto più curate delle
chiese –oggi non proprio è così-. I cristiani mi dissero che la
vita non è semplice in un paese di musulmani, e così mi è
sembrato: nelle ore della preghiera musulmana si sente il Corano
alla radio, in Tv, per strada, anche la mattina presto. Forse loro
ci sono abituati, ma per un turista come me, pieno di pregiudizi
dopo aver letto e sentito cose negative del tipo “i musulmani per
qualsiasi cosa preferiscono i musulmani ai cristiani” ecc. Quindi
il mio primo viaggio in terra islamica, non fu come per certi
convertiti che rimasero affascinati subito dal Corano, dal modo di
vivere della gente, della cultura e che dopo un simile viaggio
decisero di dare una svolta alla loro vita convertendosi,
tutt’altro.
E’ dal 640 che l’Egitto incominciò ad abbandonare la religione
cristiana per quella musulmana, e oggi gli ortodossi sono solo il 13
per cento, e forse qualcosa di più. Tornai in Italia molto stanco,
avevo visto molte cose, visitato le piramidi di Giza, e solo per
qualche giorno il Cairo. Tutto in 10 giorni, e
l’idea che un giorno sarei diventato musulmano non mi sfiorava
nemmeno.
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